Corriere dello Sport: “La Gumina è pronto a giocarsela. Palermitano di nascita, l’attaccante sente che sta per arrivare davvero il suo momento: «Il mio unico sogno è di riportare la squadra in A»”

“Tutti lo vogliono, Zamparini e Lupo lo blindano. La Gumina è un punto fermo per sostituire o affi ancare Nestorovski. La società se lo tiene stretto e ne fa un giocatore simbolo. L’attaccante nato a Palermo diventa il punto di partenza di un nuovo progetto che coinvolge gli elementi locali più promettenti per tanti anni trascurati. E’ per questo che Nino sarà probabilmente il testimonial rosanero per lo spot di Sky sulla serie B. Il caos societario ha sconvolto le gerarchie ed ora è un momento chiave per giovani appunto come La Gumina, Lo Faso, Bentivegna, Fiordilino, “belli” nel senso di qualità calcistiche, “poveri” perché il Palermo li ha sempre illusi e mai investiti di responsabilità. Ora si cambia. La Gumina? Il ds Lupo non ha dubbi: «Il suo percorso tecnico è noto. Nino è un giocatore che conosco, apprezzo e non ho bisogno di scoprire. Resterà con noi. Ci crediamo e basta. Non viene in ritiro per un esame». Parole che esaltano le ambizioni del bomber palermitano. «Dipendesse da me – dice La Gumina -, nessun dubbio. Il mio sogno è quello di riportare il Palermo in A. Ho l’età giusta per farlo. Ma debbo aspettare con pazienza impegnandomi per convincere anche Tedino. Voglio dimostrare qual è la mia dimensione. L’incidente al ginocchio è solo un ricordo, darò il massimo».
TEDINO. La Gumina, 21 anni, in Primavera ha realizzato in 45 gol in 59 partite. Ha esordito in A contro il Milan -un solo minuto il regalo di Iachini-, ha giocato a Torino con il Toro e la Juve e infi ne al Barbera contro la Lazio. Poi è passato in prestito alla Ternana. Un talento nato per il gol. Ora si torna in campo. «Ho trascorso un’estate divertente a Ibiza e Formentera, la salvezza con la Ternana mi ha ripagato di una stagione a due facce. A Terni mi sono trovato bene. Sono partito alla grande accanto ad Avenatti. Il primo gol l’ho segnato, in Coppa, contro il Pordenone, due a zero, io e Palombi: azione sulla destra, palla indietro e tiro al volo sul secondo palo. Una bella conclusione. Tedino la ricorderà. L’ho conosciuto in quella occasione. E mi colpì un Pordedone forte, moderno, aggressivo che giocava in profondità. Il calcio che preferisco e che si adatta ai miei mezzi. Tedino mi sembra uno che vuole crescere insieme alla squadra e al programma. Il gol? Mi manca, non ce la faccio più, lo giuro, con la Ternana il primo a Tedino, l’altro a Trapani, non ero abituato così male … A Tedino dovrebbe piacere uno che come me attacca la profondità, spero dunque che sia la volta buona. Nestorovski è bravo, una garanzia, è nato per il gol, imparerò tanto da lui. Ma la voglia è quella di tornare in A. Palermo ha diritto ad un posto in paradiso. Quello del calcio».
SORRENTINO. L’ex portierone rosa sostiene che «i giovani sono bravi, ma Palermo è una piazza esigente …». «Una riflessione fatta tante volte. D’altra parte se si vuole sfondare bisogna superare ogni ostacolo. Non so se gli altri che arrivano da fuori sono più bravi. Ognuno deve credere in se stesso. Quando ho esordito contro il Milan, dall’esterno gli avversari mi sembravano mostri sacri, poi una volta in campo ho visto che in fondo era una partita come tante altre più ricca di tecnica e di talento. La risposta è in quello che si fa. Non so se è Palermo a chiedere tanto. Società come l’Atalanta danno fi ducia ai giovani. E se le cose vanno bene sono soddisfazioni per tutti»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.