Il Catania continua a navigare in acque disastrose, dopo le dimissioni del presidente Franco, la squadra etnea sta cercando di trovare i soldi per pagare gli stipendi. L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” fa il punto della situazione. Niente soldi per gli stipendi, ma forse una schiarita si profila all’orizzonte. Il Catania fa i conti con le conseguenze disastrose sulle proprie casse determinate dall’effetto virus nonché con la crisi della holding Finaria, ma sembra che ancora non sia arrivato il momento di ammainare bandiera. Il liquidatore di Finaria, Gianluca Astorina, è all’opera per salvare il salvabile, garantendo alla società rossazzurra qualche prospettiva futura. Si spera, come anticipato, nei provvedimenti del Governo in favore dei club per posticipare tutti i pagamenti e mantenere a galla la barca. Poi, complice la chisura forzata di Torre del Grifo, è probabile che verrà attivata la Cassa integrazione per i dipendenti del centro sportivo. In tutto questo, domani sarà ripresa la seduta di Cda sospesa la scorsa settimana e in cui si dovrà definire il nuovo Consiglio di amministrazione dopo le dimissioni del presidente Davide Franco e del consigliere Giuseppe Caruso. Si passerà, anche per alleggerire i costi, da cinque a tre unità: Gianluca Astorina e l’avvocato Ignazio Scuderi sono già componenti in pectore, il terzo consigliere dovrebbe essere l’ad in carica, Giuseppe Di Natale, al quale è già stata fatta proposta ufficiale. Nelle prossime ore dovrà arrivare la sua risposta.