Corriere dello Sport: “La A spaccata al vertice con Abodi. Mossa di Inter, Juve, Milan e Roma”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla questione relativa all0agenzia di controllo del governo sul calcio italiano.
Il governo ha deciso di istituire un’agenzia di controllo finanziario delle società sportive professionistiche, in sostituzione delle commissioni operative esistenti. Nonostante le proteste e l’opposizione da parte di Uefa, Fifa e varie leghe sportive, il governo non intende tornare indietro. Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha dichiarato: “Il tema non è se farlo, ma come farlo”. L’incontro di oggi pomeriggio con la Federcalcio, Federbasket, le leghe e altre componenti sarà un momento chiave per chiarire le intenzioni e discutere dei dettagli.
Divisioni all’Interno della Serie A
Lettera delle Big Four: Milan, Roma, Inter e Juventus hanno inviato una lettera al presidente della Lega, Lorenzo Casini, esprimendo il loro disaccordo sulle posizioni prese dalla maggioranza dei club.
Richieste: Le quattro squadre chiedono a Casini di specificare che le loro posizioni non sono condivise dalla Lega.
Risposta della Lega: La Lega ha risposto sostenendo che le proposte sono state avanzate con il mandato di tutti i club, con l’astensione delle quattro big solo sulla questione del formato a 20 o 18 squadre.
L’Agenzia di Controllo Finanziario
Migliorare la reputazione, la credibilità e l’imparzialità del sistema sportivo. L’agenzia potrebbe minare l’autonomia dello sport. C’è preoccupazione per i poteri autonomi e vasti dell’agenzia.
Il governo è determinato a istituire l’agenzia rapidamente, nonostante i dubbi e le preoccupazioni. Reintroduzione del Decreto Crescita: La Serie A chiederà al governo di reintrodurre il decreto per ottenere vantaggi fiscali dall’acquisto di calciatori stranieri.
Posizioni dei Partecipanti Andrea Abodi (Ministro dello Sport): Vuole perseguire gli obiettivi di reputazione e credibilità del sistema.
Gianni Petrucci (Presidente Federbasket): Chiederà le ragioni dell’urgenza e il perché di un decreto legge. L’incontro di oggi potrebbe portare a una maggiore comprensione delle intenzioni del governo, ma il disorientamento e la preoccupazione rimangono diffusi tra i partecipanti.