L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla Kings League di Piquè.
E se il futuro del calcio fosse un dado lanciato dal pubblico, una carta che cambia le sorti di una partita o un gol che vale doppio? Per i tradizionalisti può sembrare fantascienza, ma per migliaia di giovani, sempre più disinteressati ai 90 minuti classici, sta diventando una realtà. E con questa nuova realtà, che piaccia o meno, bisogna fare i conti. La Kings League, il torneo ideato da Gerard Piqué, che mescola sport e spettacolo in un format sette contro sette con regole ispirate ai videogiochi, approda in Italia e si presenta come una rivoluzione pronta a stravolgere le abitudini calcistiche. La finale del Mondiale Kings League, in programma il prossimo 12 gennaio all’Allianz Stadium di Torino, segnerà il culmine di un evento che unisce virtuale e reale come mai prima d’ora.
LO SPETTACOLO DELLA PRESENTAZIONE
Durante la serata di lancio al Set Scalo Eventi di Torino, il palco si è trasformato in un vero e proprio show. Piqué, tramite la sua società Kosmos, ha definito la Kings League «una grande follia», e Zlatan Ibrahimovic, tra i primi sostenitori del progetto, ha subito alzato il livello della fantasia: «La mia squadra? Thiago Silva e Nesta dietro, Xavi, Nedved e Iniesta in mezzo, Messi davanti». Il tutto condito dalla sua classica ironia. A fare il mattatore ci ha pensato anche Francesco Totti, collegato da Roma, che ha ammesso: «Mi sono divertito un sacco a giocare, anche se non ho ancora capito bene le regole. La parte migliore? Quando il tempo si ferma, così riprendo fiato».
Pierluigi Pardo, insieme ad Agnese Nespoli, ha condotto la serata in cui non sono mancate battute e ricordi. Claudio Marchisio, scelto come capo della competizione, ha promesso «un torneo spettacolare», mentre Chiellini, Buffon e Del Piero hanno rievocato aneddoti della loro carriera, lasciando intendere che questa Kings League potrebbe essere anche un modo per avvicinarsi al mondo dei più giovani. Del Piero, in particolare, ha sottolineato: «I miei figli la seguono, bisogna parlare il loro linguaggio, altrimenti si rischia di restare esclusi dal loro mondo».
12 SQUADRE, TRA STREAMER E CAMPIONI
Al campionato italiano prenderanno parte 12 squadre, capitanate da streamer, youtuber e personaggi dello spettacolo. Tra queste, spiccano i Boomers di Fedez, che ha annunciato un inaspettato compagno d’avventura: Luciano Moggi. L’ex dirigente, dopo la radiazione per Calciopoli, rientra così nel mondo del calcio 4.0: «Faremo anche una canzone insieme», ha scherzato il cantante, in perfetto stile Kings League. Gli altri team includono nomi noti della rete, come gli Stallions di Blur, il Caesar FC di Er Faina ed En3rix e il Circus di Grenbaud, portando il torneo in una dimensione che sembra strizzare l’occhio al Metaverso.
La Kings League si preannuncia quindi come una rivoluzione calcistica, pronta a conquistare chi cerca nel calcio non solo sport, ma anche puro intrattenimento. Un esperimento che, tra nostalgia e futuro, potrebbe ridefinire le regole del gioco.