Corriere dello Sport: “Juventus, Chiné prepara nuova stangata. In arrivo altra “penalizzazione monstre”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla Juventus con un’altra penalizzazione che potrebbe arrivare.
La Juventus ora rischia un’altra “penalizzazione monstre” per la manovra stipendi, relativa agli accordi coi calciatori nelle stagioni 2019-20 e 2020-21. Dalle parti della sede federale di via Campania prefigurano un nuovo deferimento, un nuovo processo a fine marzo e almeno altri 15 punti di penalizzazione, oltre a una sanzione pecuniaria che andrebbe «da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto». Chiné sarebbe pronto a tirare in ballo, oltre all’articolo 31 che cita l’illecito amministrativo, l’aggravante dell’articolo 14 comma 1 lettera C, accusando il club di aver «indotto altri a violare le norme e le disposizioni federali di qualsiasi rango o ad arrecare danni all’organizzazione federale». I calciatori coinvolti negli accordi rischiano un mese di squalifica.
MOTIVAZIONI. Tornando invece alla sentenza plusvalenze, il cuore della “motivazione” (il documento che la corte d’appello pubblicherà entro lunedì) è il mancato rispetto dell’articolo 4.1 del codice di giustizia sportiva: violazione «della lealtà, della correttezza e della probità». Più che la certezza di una iper-valutazione dei calciatori – non era dimostrabile, come hanno confermato i due precedenti giudizi – la corte è convinta di aver trovato le prove di un «modus operandi», coordinato dai «dirigenti apicali», volto ad alterare le operazioni di mercato. Lo scriveranno nel documento. Ecco spiegato anche il motivo per cui la Juve è stata penalizzata e le altre no. Tutto dimostrabile – secondo i giudici – tramite le intercettazioni «con valore confessorio» della procura di Torino. A proposito di 4.1: non c’è stato un nuovo deferimento del procuratore Figc Chiné (rispetto al procedimento di primavera), bensì la richiesta di “revocazione della sentenza”, proprio perché sin dal primo giudizio è contestato lo stesso articolo del codice.
ABODI. La Juve si difenderà al collegio di garanzia (fine febbraio) citando altre intercettazioni (queste “a favore”), oltre a far emergere un vizio procedurale (la procura Figc è andata oltre i termini per presentare la richiesta di riapertura del caso?) che potrebbe fare la differenza, trattandosi stavolta di “giudizio di legittimità”. Occhio anche alle “partnership opache” con Sampdoria, Sassuolo, Atalanta, Empoli e Udinese. Nel frattempo il ministro per lo sport, Abodi, continua a ragionare su un intervento normativo per arginare il fenomeno delle plusvalenze fittizie. Ha già preallertato i colleghi di governo.