Corriere dello Sport: “Juve no limits: c’è la paura di una serie A senza storia. Da cinque anni padrona in campionato si è rinforzata, indebolendo le avversarie”
“Doveva essere il giorno di Gonzalo Higuain a Dimaro, dell’abbraccio azzurro, delle nuove promesse. L’argentino è invece un’ombra pesante sul Napoli, fantasma dentro un ritiro che trasuda rabbia e delusione, mentre l’onda lunga dei 36 gol in campionato travolge d’entusiasmo la Juve che l’ha preso. Manca l’ufficialità, perché l’ad Beppe Marotta, pur deciso a pagare la clausola rescissoria, aspetta un’ultima risposta dal presidente Aurelio De Laurentiis, al quale ha chiesto ancora di aprire una trattativa: non ci sono margini, ne è consapevole, non rimarrà che versare i 94 milioni previsti, però in corso Galileo Ferraris hanno voluto tentare, cercando di evitare attriti o incomprensioni. FERMO-IMMAGINE. La clausola scade domenica, ma l’esercizio sarà di sicuro anticipato: già tra domani e mercoledì, Higuain potrebbe sbarcare a Torino. Completerà i test medici già effettuati all’Hospital La Moraleja di Madrid e sarà presentato ufficialmente. E’ il rituale di ogni battesimo, stavolta però sarà speciale, non soltanto per il valore del calciatore, ma per la simbologia che avrà il primo scatto in bianconero: la Juventus, trapiantando un centravanti tanto grande, si sentirà legittimamente ancora più forte, mentre il Napoli avvertirà, più nitida che in questi giorni, una spiacevole sensazione di impoverimento, almeno in attesa di reinvestire l’assegno staccato dal presidente Andrea Agnelli. Higuain in bianconero sarà il fermo-immagine di questo mercato – parliamo dell’acquisto più costoso nella storia A – e diventerà un segnale al campionato, dominato già da cinque anni dalla Juve e adesso quasi destinato a diventare un romanzo dal finale fin troppo ovvio, perché la strategia Juve, dirompente e per chi sta alle sue spalle inquietante, contempla acquisti che non solo le garantiscono più qualità, ma spogliano nel contempo le rivali: prima di Higuain, sfilato al Napoli, era stato Miralem Pjanic a lasciare la Roma per sottoscrivere il progetto di Massimiliano Allegri. Hanno scelto i due calciatori, icone avversarie fino a maggio, e non è un particolare: significa che davvero nessun altro club, in questo momento, offre certezze e promette ambizioni come la Juve. ADDIO ASSORBITO. Attorno all’ex azzurro e all’ex giallorosso, a Torino potranno contare sulla solidità e sulla scaltrezza di Medhi Benatia, venuto in prestito dal Bayern Monaco; sull’esperienza e sulla corsa di Dani Alevs, strappato a parametro zero al Barcellona; sulla freschezza e sul talento di Marko Pjaca, oggetto del desiderio dei più grandi club d’Europa. Volti nuovi per una squadra ancora più forte, che potrà assorbire, a questo punto, senza traumi eccessivi, anche l’addio dolorissimo di Paul Pogba, tanto più che in mediana è calcolato un ulteriore innesto e non si tratterà di un centrocampista banale. IMMOBILISMI SCIVOLOSI. Il mercato super, reso possibile dal più alto fatturato della A, riflesso di una politica all’avanguardia in Italia come dimostrano lo stadio di proprietà e la cittadella sportiva in cantiere, è stato concepito per tentare concretamente l’assalto all’Europa, avvinghiarsi al sogno della Champions, ma anche per puntare alla leggenda di sei scudetti consecutivi, impresa mai riuscita nella storia. Ora, la sessione estiva è ancora lunga e le inseguitrici hanno tutto il tempo per stupire, ingegnandosi per recuperare terreno, ma al momento il gap tra la Juve padrona e le rivali non solo non s’è ridotto ma addirittura si è allargato. Basta e avanza per far sorridere i tifosi bianconeri e disorientare quelli di altre grandi piazze, fra tradizioni appannate e immobilismi scivolosi, promesse orientali e speranze sottili”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.