Corriere dello Sport: “Juve-Napoli e altre quattro gare a rischio. Il pallone alle Asl”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla serie A martoriata dal Covid con molte gare che potrebbero rischiare il rinvio.

Palla all’Asl. L’ultima parola è loro, di nuovo. Perché i timori legati a un boom di contagi anche in serie A dopo queste vacanze di Natale ha trovato riscontro nei vari giri di tamponi effettuati alla ripresa dell’attività. Sono quasi ottanta i calciatori positivi al Covid-19, almeno fino a ieri sera, mentre il contatore gira e non sembra destinato a fermarsi. Così, alla vigilia del ritorno in campo, sono più attesi i verdetti delle varie Autorità Sanitarie Locali che la lista dei convocati o le parole degli allenatori nelle conferenze stampa pre-partita.

Tornando a Juve-Napoli, resta fermo a 3 il conteggio di positivi tra i bianconeri al rientro dalle vacanze (oltre a diversi Under 23 tra cui De Winter), gruppo squadra al sicuro. Al contrario sembra esploso un focolaio dall’altra parte della città tra le fila del Torino: sospeso l’allenamento di ieri pomeriggio dopo la notizia di altri tre positivi nel gruppo squadra, si attendono ora comunicazioni dalla Asl. E sarà così anche in altre città, per altre squadre: focolai nel gruppo squadra di Udinese e Verona comunicati ieri. Lasciando da parte decisioni su rinvii o i precedenti che poi hanno portato in situazioni analoghe a rigiocare la partita, la situazione resta in costante divenire ma vede il programma della prima giornata in mano alle Asl come mai prima d’ora. In bilico, infatti, ci sono almeno cinque partite: Atalanta-Torino, Fiorentina-Udinese, Juventus-Napoli, Salernitana-Venezia, Spezia-Verona. D’altronde in tutto sono oltre settanta i calciatori di serie A positivi, gli ultimi riscontrati tra Milan e Bologna. Mentre il contatore gira e la paura dei cluster aumenta.

SALERNITANA. La Salernitana sarà sicuramente costretta a saltare anche la gara interna di domani contro il Venezia dopo quella di Udine dello scorso 21 dicembre. «Motivi di pubblica sanità», fa sapere il club campano, hanno indotto l’Asl Salerno a decidere così. Al momento i calciatori positivi sono 9, quelli del nuovo focolaio emerso lunedì sono 4, contagiati anche un dirigente ed un membro dello staff sanitario. I tamponi di ieri non hanno riscontrato altre positività, negativi pure i calciatori della Primavera che lunedì hanno affrontato in amichevole la prima squadra. L’Asl ha stabilito l’isolamento di 10 giorni (fino al 12 gennaio) per i positivi, di 5 giorni (fino al 7 gennaio) per i contatti stretti – tutti gli altri calciatori – se asintomatici con ciclo vaccinale completato (due dosi) da più di 120 giorni o con green pass valido se asintomatici, la quarantena domiciliare di 10 giorni (fino al 12 gennaio) per i non vaccinati (che sono due) o con ciclo non completato. Chiesto il rinvio del match col Venezia (che ha cancellato il mini-ritiro di Roma restando a Mestre), venerdì verrà valutata la situazione in vista della trasferta di Verona.

TORO. Erano 3 i giocatori del Toro a essere risultati positivi negli scorsi giorni, si sono aggiunti altri 3 elementi del gruppo squadra (due calciatori e un dirigente): sospesa l’attività di ieri e informata la Asl, situazione monitorata e da valutare anche dopo il nuovo giro di tamponi in programma oggi, la gara con l’Atalanta appare inevitabilmente a rischio.

VERONA. Appesa a un filo Spezia-Verona: decisione in mano all’Asl veronese, dopo che Magnani era già risultato positivo al Covid adesso sono otto i nuovi contagiati tra i calciatori, più due componenti dello staff tecnico. Tutti i soggetti sono regolarmente vaccinati, come viene specificato in una nota del club. In mattinata è in programma un nuovo giro di tamponi per i giocatori, Tudor non parlerà in conferenza stampa.

UDINESE. Trasferta a rischio anche quella dell’Udinese a Firenze. La società friulana ha comunicato che sono stati riscontrati 9 casi di positività (7 calciatori e 2 membri dello staff.) «Il club ha immediatamente attivato tutte le procedure in osservanza delle vigenti norme e protocolli e ha informato le autorità sanitarie competenti con cui è costantemente in contatto».