Corriere dello Sport: “Juve e Napoli, bufera plusvalenze”
Tra le operazioni sospette le manovre intorno a Osimhen e 90 milioni nei bilanci dei bianconeri Gravina: «Storia vecchia». Ma arriva la stretta
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul caso plusvalenze e la bufera su Napoli e Juve in particolare.
Il flusso di plusvalenze sospette segnalate dalla Covisoc è sotto la lente d’ingrandimento degli organi inquirenti in Federcalcio. Sessantadue operazioni di mercato nell’ultimo biennio, una relazione puntuale arrivata dalla commissione di vigilanza sulle società di calcio che smaschera il tentativo maldestro (non certo inedito) di riparare un giocattolo rotto come i bilanci di tanti club professionistici. Un film già visto, una pratica che la crisi scatenata dalla pandemia potrebbe ingigantire ulteriormente.
Novanta giorni. La strada per gli eventuali deferimenti, con conseguente processo, non è affatto semplice e tantomeno breve visto che la procura federale guidata da Giuseppe Chinè avrà fino a 90 giorni di tempo (inclusa l’eventuale proroga) per concludere l’istruttoria avviata. L’inchiesta è già stata aperta nella serata di martedì, in Federazione si parla di atto dovuto e inevitabile alla luce di quanto ricevuto dalla Covisoc e delle indagini Consob avviate un mese fa. Per i primi verdetti, sempre nel caso in cui arrivino i deferimenti, c’è la concreta possibilità di dover attendere almeno quattro mesi.
Non si fanno proclami perché come già accaduto in passato per vicende simili non esiste nessun criterio contabile che fissa a priori il prezzo per una cessione di un calciatore. E di conseguenza non è facile contestare l’operato delle società. Servirebbe una pistola fumante come accaduto per il caso Chievo-Cesena del 2018, dove le plusvalenze fittizie erano state accompagnate dalle indagini della giustizia ordinaria con tanto di intercettazioni telefoniche ed elementi probatori. Sempre in quell’anno la procura di Milano aveva acceso i riflettori sull’asse Inter-Milan-Genoa per i prezzi gonfiati nella cessione di alcuni calciatori.
Gli organi inquirenti della Federcalcio stanno analizzando i documenti a loro disposizione, proveranno a ottenere ulteriori elementi informativi, ma servono prove oggettive in assenza di norme specifiche che stabiliscono il cosiddetto fair value di una compravendita.