Corriere dello Sport: “Italia Under 21, Desplanches strepitoso. Battuta la Turchia, le pagelle”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’Italia U21 e su Desplanches.

Ci sono volte in cui bisogna saper fare ammenda. E allora, quando arriva la formazione dell’Italia per la seconda partita delle qualificazioni agli Europei 2025, le domande sono più d’una: perché togliere Bove? Perché ancora Miretti trequartista dopo le incertezze in Lettonia? E perché Esposito: nulla contro il ragazzo – per carità – solo quel senso delle gerarchie che ti fa ragionare su come se non tocca a Nasti, l’attaccante del Monza (seppur con soli 30 minuti nerlle gambe) meriti spazio anche solo per anzianità di servizio. Poi c’è il calcio con la palla che rotola a darti le risposte e toglierti i dubbi. Ieri sera, in Turchia, l’ha vinta proprio Nunziata, con le sue scelte, con il doppio trequartista per non accettare la sfida a specchio con la squadra di Sürme rischiando di appiattirsi o annullarsi. Alla seconda partita ha già il gruppo in mano: non era così scontato.

LE SCELTE. Pronti via la scelta di un compagno diverso (Coppola) per Pirol a al centro della difesa, sembra l’unica cosa plausibile dopo qualche incertezza per Ghilardi in Lettonia. Oltre all’altra novità annunciata, dentro cui c’è la chiave di volta di questa Under 21: con il fantasista dell’Empoli recuperato, Nunziata riesce a dare efficacia alle sue idee. E ieri sera si è visto.

CAMBIO PASSO. Siamo partiti subendo troppo questa propensione turca a starti addosso, a portarti sulle fasce per intasarle e ripartire sfruttando il gran talento dello juventino Kenan Yildiz,che nei primi venti minuti prova a sfuggire, creare, far male: e tutto sommato non ci riesce. Ci grazia Yardimci dopo 13 minuti ed è il massimo che i turchi riescano a creare.
Poi gli azzurrini iniziano a salire di ritmo, ma sbagliano tanto: Miretti nell’ultima scelta, Casadei ed Esposito sotto porta, così come Ndour che si fa murare dall’altro Yildiz, perché va morbido al tiro. Però la nostra linea mediana funziona e lentamente fagocita i dirimpettai. E in pieno recupero arriva il gol che sblocca la gara: Francesco Pio Esposito sterza e cambia passo sulla fascia sinistra, lascia sul posto Ugur Yildiz e mette in mezzo dove Miretti fa passare la palla e di destro piazza una sciabolata senza scampo per il portiere turco. Uno Nunziata lo aveva confermato, l’altro lo ha messo dentro dal primo minuto. Ineccepibile.

IL KO. Nella ripresa l’Italia gestisce ma resta aggressiva nella testa e verticale nelle scelte: Baldanzi è una minaccia. Un paio di chiusure di Pirola e Coppola, gli esterni di difesa continuano un lavoro instancabile. Al 20’ Nunziata cambia: dentro Bove e Nasti, che con la Lettonia erano stati il migliore e il più impalpabile. E che succede? Il romanista a metà campo scodella per la punta del Bari, bravo a spostare Serdar Saatci e inventare una parabola a distanza, perfetta e in rete. Finisce con Desplanches prima impreciso e poi strepitoso su Tiknaz (per inciso: questo ragazzo infonde grande sicurezza nel ruolo). E poi Dogan Alemdar leva il 3-0 a Fazzini. Ma va bene così.