L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’Italia di Spalletti e i convocati.
L’unica vera novità è Casale, ex Empoli, difensore centrale della Lazio: si sapeva, è stimato da Spalletti e ha guadagnato la prima convocazione. Mancini, l’ex ct, lo aveva chiamato solo per gli stage e meditava di introdurlo nel gruppo a settembre, ma gli preferiva Buongiorno, il capitano del Toro, protagonista di un debutto da favola nella finalina di Enschede con l’Olanda il 18 giugno in Nations. L’esclusione del granata sorprende, tuttavia può essere spiegabile. Spalletti ha puntato su Romagnoli, centrale di piede sinistro, come alternativa a Bastoni. Più esperienza, l’intesa con Casale sviluppata in un anno di lavoro a Formello con Sarri. Acerbi, senza ancora un minuto di campionato con l’Inter, sarebbe stato un rischio.
Tre sinistri non servivano e dietro, in qualsiasi posizione, si può muovere Scalvini, confermato dal nuovo corso. E’ significativa la convocazione di Gianluca Mancini, centrale della Roma, giubilato da Mancio e non più considerato dopo lo spareggio di Palermo con la Macedonia, in cui era stato impiegato da titolare. E’ destro e si giocherà il posto con Casale e Scalvini al centro della difesa. In assoluto, considerando la delicatezza del momento e le due partite con Macedonia (sabato 9 a Skopje) e Ucraina (martedì 12 a Milano), Lucio ha scelto l’usato sicuro. La conferma arriva dai terzini. Dietro Di Lorenzo resta Darmian, più affidabile di Lazzari e Calabria.
Sulla fascia sinistra, con Dimarco, resiste Spinazzola e torna Biraghi, capitano della Fiorentina, autore di un buon avvio di stagione. Ci sarà tempo e modo per Cambiaso, Udogie (in Under 21) e Parisi di farsi avanti. La linea politica e strategica era chiara. Addio ai senatori, peraltro materia di dibattito federale in Olanda a giugno: fuori Jorginho, Verratti e Bonucci, gli ultimi due forse sarebbero stati esclusi anche se avessero giocato le prime di campionato. Nel gruppo dodici campioni d’Europa di Wembley. Tornano Locatelli e Zaccagni, che Mancini aveva riavvicinato al gruppo nello stage di inizio giugno in Sardegna. Lo juventino potrebbe prendersi la regìa. Nessuna sorpresa, ora non c’è spazio per i giovani. Ricci si farà, Rovella neppure era preconvocato. Solo giocatori collaudati: Cristante, Barella, Pessina, Lorenzo Pellegrini, Tonali e Frattesi.
CIRO E RETEGUI. L’attacco comprende otto nomi, i più in forma. Berardi è riapparso solo ieri sulla scena, troppo tardi. Scamacca ha bisogno di rodaggio, Belotti non serviva. Immobile e Retegui lo garantiscono, anche Raspadori può essere impiegato da centravanti. La batteria degli esterni formata da Politano, Chiesa, Gnonto, Zaccagni e Zaniolo, che ha giocato poco con l’Aston Villa ma a luglio era in campo con il Galatasaray. Spalletti partirà dal 4-3-3, ma non sarà legato a un solo modulo, come fa intendere la lista (10 difensori). Oggi (ore 11) verrà presentato a Coverciano dal presidente Gravina. Domani sera il raduno dei 29 convocati. Lunedì conferenza stampa di Gigi Buffon, il nuovo capodelegazione. Parte una nuova era azzurra.