Corriere dello Sport: “Italia. Obiettivo mondiale. E Palermo è già pronta: tutto esaurito”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’Italia a Palermo e l’attesa in città per gli arrivo degli azzurri.

Un Barbera tutto azzurro, riempito da oltre 30.000 cuori pronti a sostenere l’Italia verso il Qatar. Era quello che Mancini e la Federazione volevano e non c’erano dubbi che sarebbe accaduto. Anche ieri, alla riapertura dei botteghini seguente alla decisione di passare dal 75 al 100% della capienza, la dotazione rimasta di circa 5.000 tagliandi è andata via in pochissime ore esattamente come i 26.000 raggiunti pochi giorni fa. Palermo e la Sicilia intera sentono forte il legame con la nazionale, a maggior ragione adesso che il grande calcio transita lontano da queste latitudini con le tre maggiori città dell’isola costrette in serie C. I prezzi modici, dai 10 euro delle curve fino ai 60 della tribuna centrale, hanno inciso positivamente così come l’enorme voglia degli appassionati di vivere una serata di festa collettiva dopo i durissimi mesi della pandemia e delle restrizioni. Si prevedono tifosi da tutte le province dell’isola e molti anche dalle altre regioni del Sud.

LA TRADIZIONE. Palermo è stata scelta non solo per la sua acclarata capacità di fornire calore e spinta alla squadra ma anche per la sua formidabile tradizione positiva: questo stadio ha ospitato 15 volte la nazionale producendo 13 vittorie, un pareggio ed una sola sconfitta, con la Croazia nel 1994. Attualmente la striscia è di 7 vittorie consecutive, l’ultima, clamorosa per il punteggio, il 9-1 contro l’Armenia del novembre 2019. Dopo la ristrutturazione per i Mondiali del ’90, l’ex Favorita (assunse il nome di Renzo Barbera solo nel 2002), è diventata una sede abituale delle gare azzurre, ed è stata scelta spesso per gare delicate, caratterizzate da momenti topici: si pensi a quella con la Norvegia del settembre 2004, in pieno entusiasmo per il ritorno del Palermo in serie A dopo 32 anni, e decisa a pochi minuti dal termine da Luca Toni, allora centravanti rosanero di cui il pubblico chiese a gran voce l’ingresso in campo che in effetti si rivelò determinante. Pochi mesi dopo, un altro rosanero, Zaccardo, siglò l’1-0 con la Slovenia che ci qualificò ai Mondiali di Germania poi trionfalmente vinti. Stavolta la curiosità di affrontare un rivale, la Macedonia del Nord, che presenterà Trajkovski, un avversario che conosce benissimo questo campo avendo giocato per 4 stagioni col Palermo. Un nuovo abbraccio per una serata dove servirà tutta la forza del tifo siciliano: sono bastate poche ore per far volare via i 5.000 posti rimasti e confermare il tutto esaurito che Gravina si aspettava.