Corriere dello Sport: “Italia, Nations allenante. Il piano 2026 di Spalletti”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla Nations League e sull’Italia.
La Spagna, fresca campionessa d’Europa con talenti come Yamal e Nico Williams, si presenta come una squadra quasi “ingiocabile”. Anche avversarie come Germania e Portogallo sono ostiche, ma non insormontabili. Per Luciano Spalletti, misurarsi nuovamente con le Furie Rosse, nove mesi dopo l’ultima sfida di Gelsenkirchen, sarebbe un’occasione per testare la nuova Italia e valutare i progressi compiuti. Se all’Europeo gli azzurri cercavano ancora un’identità, oggi siamo all’alba di un nuovo progetto: la strada è quella giusta, e il gioco resta il cardine del percorso, pur in assenza di fuoriclasse o numeri 10.
Il dibattito sui centravanti sembra essersi temporaneamente placato con Retegui e Kean, ma è impossibile non ricordare che Gigi Riva resta il miglior marcatore della storia azzurra, un dato che merita sempre di essere sottolineato. Guardando ai rivali, la Francia, che a San Siro ha schierato un tridente di riserva formato da Kolo Muani, Nkunku e Thuram, ha dimostrato una profondità di talento invidiabile. Didier Deschamps, marcando a uomo gli azzurri, ha messo in campo una “provinciale di lusso”, quasi “rubando” l’idea tattica di Spalletti. La delusione per il secondo posto nel girone è palpabile, soprattutto considerando che sarebbe bastato evitare il gol su calcio d’angolo contro Israele a Udine per chiudere al comando. Tuttavia, tre mesi fa la qualificazione non era scontata, e superare il Belgio, davanti nel ranking FIFA, è comunque un risultato positivo.
La Francia ha però evidenziato alcune lacune, in particolare sui calci piazzati: 6 dei 7 gol subiti nel girone di Nations League sono arrivati da palla inattiva. Spalletti dovrà lavorare su questo aspetto, considerando che la scelta della marcatura a zona, pur utile contro avversari fisicamente superiori, non ha dato i frutti sperati. Sul piano dei singoli, il ct ha confermato la fiducia a Vicario nonostante alcune difficoltà, citando alternative come Meret, Carnesecchi, Di Gregorio e Provedel. Tra i giocatori di movimento, Rovella ha superato l’esame, mentre da Locatelli ci si aspettava di più. Maldini deve ancora crescere con il Monza, mentre Ricci e Calafiori torneranno in gruppo.
Spalletti ha sottolineato che la squadra è sulla strada giusta e si presenterà a marzo con lo stesso gruppo, pronta a proseguire il lavoro in vista delle qualificazioni al Mondiale 2026. Tra i nodi da sciogliere ci sono la mancanza di un trequartista ideale e la carenza di alternative per il sistema a tre. Lorenzo Pellegrini e Zaccagni restano sotto osservazione, ma Chiesa è un attaccante e Barella un centrocampista puro. Anche sulle fasce servono soluzioni: Dimarco ha delle alternative, ma dietro Cambiaso c’è il vuoto, spingendo Spalletti a passare al 4-3-3. La Serie A, al momento, offre poco per colmare queste lacune. La Nations League diventa così un banco di prova cruciale per prepararsi al meglio alle sfide decisive che attendono gli azzurri.