L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport si sofferma sui pre-convocati di Spalletti e in particolar modo su Pisilli.
Non erano solo preconvocati, ma ora sono parte della Nazionale. Niccolò Pisilli, centrocampista della Roma di 20 anni, e Daniel Maldini, trequartista del Monza, sono stati chiamati da Luciano Spalletti per la Nazionale italiana. Per Pisilli, è il coronamento di una favola iniziata col suo primo gol in Serie A la settimana scorsa, e ora si troverà a fianco di giocatori come Lorenzo Pellegrini, Ricci, Fagioli, Tonali e Frattesi, in un centrocampo giovane e promettente.
Per Maldini, invece, questa convocazione rappresenta forse il passo decisivo per scrollarsi di dosso il peso del suo cognome. Figlio di Paolo e nipote di Cesare Maldini, Daniel ha faticato a emergere, ma l’infortunio di Folorunsho e Brescianini gli ha dato l’opportunità di entrare nella squadra. Spalletti lo ha selezionato come incursore-trequartista, dietro a Retegui, Raspadori e Kean.
Altri cambi significativi riguardano la mancata convocazione di Federico Chiesa e Mattia Zaccagni, sorprendente dato il suo ruolo chiave alla Lazio. Nei pali, la scelta è caduta su Di Gregorio, che prende il posto di Meret e sorpassa sia Provedel che Carnesecchi. In difesa, la chiamata di Matteo Gabbia del Milan ha sostituito quella di Federico Gatti, complici sia ragioni fisiche che tattiche.
La convocazione di Pisilli conferma la linea strategica di Spalletti: un gruppo giovane e fresco, con il 3-5-2 come modulo e un focus su entusiasmo e equilibrio.