Corriere dello Sport: “Inzaghi esalta Fabbian e la Reggina è incontenibile, adesso sfida all’ambizioso Palermo”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla Reggina che si prepara ad affrontare il Palermo sabato 3 settembre.

La Reggina vince e convince. Trascina 11.500 spettatori, tornati sorridenti e convinti della bontà del progetto Saladini-Cardona. Ma lui, il condottiero degli amaranto, si compiace della prova e del successo, rimane con i piedi per terra, riconosce il valore della prova dei suoi calciatori, segnatamente quelli più giovani, ed evita l’esaltazione.Inzaghi – sta costruendo qualcosa di importante. «Siamo partiti con un paio di settimane di ritardo ma stiamo lavorando bene. Abbiamo tre anni per attuare il nostro progetto ed ho promesso a patron e presidente che arriveremo all’obiettivo».

SUCCESSO. Contro il Sudtirol, la Reggina ha mostrato qualità nella organizzazione di gioco, ricerca della vittoria, capacità nella migliore applicazione delle idee tattiche del suo allenatore. Squalificato, all’esordio al Granillo per una parola in più che avrebbe pronunciato a Terni, contro i bolzanini è stato sostituito da Maurizio D’Angelo. Indicazioni precise sui movimenti, gli inserimenti delle mezze ali, il palleggio, il gioco sulle fasce. Insomma l’Inzaghi pensiero su come dovrà giocare la sua squadra contro qualsiasi avversario. E dopo il 4-0 , il vice del tecnico piacentino ha detto «Conosco a memoria le richieste di Inzaghi e cerco sempre, in queste circostanze, di trasferire alla squadra le sue indicazioni. È vero che siamo stati avvantaggiati dal rosso a Curto. I ragazzi, però, stavano interpretando bene la gara».

QUALITÀ. La Reggina ha ribadito le qualità della squadra in crescita. Sta superando il ritardo dell’avvio della preparazione e della formazione itinerante dell’organico. Comprensibile qualche momento di calo atletico ma Crisetig e compagni rimangono presenti e determinati in ogni circostanza. Contro il Sudtirol che Inzaghi aveva definito «squadra tosta, da affrontare con ogni attenzione», è emersa la compattezza della difesa in cui è emerso il talento di Pierozzi. Giovane e di qualità disponibile alla corsa produttiva e di sostegno ai compagni. Premiato dal primo gol in B con un inserimento da centrocampista. Analogo discorso per Fabbian. Il 19 enne, scuola interista, sta dimostrando talento ed applicazione. Gol da mezzala, anche il suo, per la gioia di Inzaghi. Quindi, tanto gioco sulle fasce. Rivas e Comotto, alla prima da titolare, hanno creato costante superiorità e fornito assist in buon numero. Poi, la prova di Di Chiara. Il fluidificante mancino ha iniziato al meglio la stagione. Dal suo piede educato sono arrivati cross, passaggi smarcanti ai compagni e la ricerca di conclusioni.

INDICAZIONI POSITIVE. Ma le indicazioni positive sono emerse dalle prove di tutti. Da Cionek a Gagliolo, da Majer, esordio in amaranto con gol, a Menez. Il francese si è già inteso con Inzaghi, così come con i compagni. Ha scoperto di essere felice arretrando di venti metri la sua posizione proponendosi, così, fantasioso regista d’attacco. Sarà di grande utilità contro l’ambizioso Palermo.