Corriere dello Sport: “Inter e Milan dai giudici. Inchiesta Ultrà: la Procura è pronta a convocare i tesserati”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’inchiesta che coinvolge gli ultrà di Inter e Milan.
L’indagine della Procura di Milano sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle tifoserie ultrà di Inter e Milan procede, con i tesserati dei due club che saranno ascoltati nei prossimi giorni. Il blitz condotto da Polizia di Stato e Guardia di Finanza ha colpito i vertici delle curve nerazzurra e rossonera, ma nessun tesserato dei club è indagato al momento. Tuttavia, è stato avviato un procedimento di prevenzione per comprendere quanto sia stato fatto dalle due società per spezzare eventuali legami con i gruppi ultrà.
Tra le intercettazioni agli atti dell’inchiesta sono comparsi i nomi di Simone Inzaghi, Javier Zanetti e Milan Skriniar per l’Inter, e di Davide Calabria per il Milan. I PM vogliono approfondire il tema delle presunte pressioni subite e dei rapporti con i tifosi organizzati, ascoltando anche altre figure di rilievo dei due club.
Le reazioni
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha commentato: “Siamo di fronte a uno spaccato censurabile. Gli organi di polizia stanno svolgendo un’importante opera di supporto per il calcio, che ne esce ferito. Il ricorso alla tecnologia per l’identificazione delle persone negli stadi non è più procrastinabile.” Gravina ha aggiunto che la procura federale ha richiesto gli atti e condurrà i propri approfondimenti.
Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter, ha voluto rassicurare i tifosi: “Siamo parte lesa, come hanno dichiarato i magistrati, e abbiamo garantito la massima collaborazione. L’Inter è una società trasparente e confidiamo nella magistratura per allontanare questo fenomeno di criminalità dallo stadio.”
Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha spiegato la posizione del Comune: “Abbiamo fatto un accesso agli atti per capire se ci sono aspetti che riguardano anche noi, come soggetti che hanno avuto un danno, visto che lo stadio è nostro.”
L’inchiesta
Tra i nomi emersi durante le perquisizioni, ci sono i fratelli Aldo e Mauro Russo, con legami con Paolo Maldini e Christian Vieri. Aldo Russo, cognato di Maldini, non è indagato, mentre Mauro è coinvolto nell’indagine. Anche il rapper Emis Killa figura tra le persone perquisite, sebbene non sia stato indagato.
L’inchiesta prosegue, con l’obiettivo di far luce sui rapporti tra criminalità organizzata e tifoserie, e su quanto queste dinamiche abbiano influenzato le società sportive.