L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla naz di Mancini con due nuove defezioni in vista del Qatar.
Experience a World Beyond. Vivi, sperimenta un mondo al di là. Così, sulle note della contautrice indonesiana Raisa, è partita in questi giorni la campagna pubblicitaria internazionale di Qatar Tourism. Ma da qui ai prossimi due mesi e mezzo si tratterà di mettere la Nazionale nelle condizioni di poter fare sì le valigie in autunno, per poter andare a Doha a difendere il titolo di campioni d’Europa. Bene, in questo senso, servirà tutto l’ottimismo della volontà di Roberto Mancini per riuscire a centrare l’obiettivo irrinunciabile della qualificazione.
Il fatto è che la realtà d’inizio 2022 potrebbe indurre al pessimismo. Su tutto il grave infortunio capitato a Federico Chiesa, l’azzurro eversore per eccellenza, soprattutto in partite secche come i play off di marzo, tagliato fuori per i prossimi mesi. Ieri pomeriggio il ct ha inviato all’attaccante juventino un tweet di vicinanza e di stimolo.
INFERMERIA. Chiaro che la condizione fisica dei suoi, in vista della sfida di Palermo con la Macedonia del Nord (24 marzo), da battere per poter poi spareggiare (il 29) in trasferta con la vincente di Portogallo-Turchia, diventa l’elemento decisivo. In questo senso Mancini aspetta oggi notizie confortanti da Napoli circa le condizioni di Lorenzo Insigne, bloccatosi domenica contro la Samp, per un problema muscolare alla coscia destra. Per fortuna niente di paragonabile a quel che è capitato a Chiesa (lesione al legamento anteriore sinistro). Per il capitano napoletano comunque di sicuro ci saranno alcune settimane di stop. In questo stesso periodo invece dovrebbe poter tornare ad allenarsi sul campo Spinazzola, reduce dalla lesione al tendine d’achille sinistro, operato il 5 luglio scorso a Turku dal professor Lempainen. A breve è previsto un consulto con lo specialista, per stabilire la nuova fase di rieducazione. Si capirà dunque se i tempi sono quelli canonici o se il giocatore è in leggero ritardo sul suo cronoprogramma, come si lascia intendere in questi giorni in alcuni ambienti romani. Quasi sicuramente comunque Mancini a marzo dovrà fare a meno del suo formidabile incursore a sinistra.