L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sulla riapertura degli stadi in Europa.
Una bellissima notizia per chi ama questo sport e per i club. Il via libera senza restrizioni è arrivato in due tornei di primo livello come la Premier League inglese e la Ligue 1 francese, ma la stessa strada è stata imboccata in Svizzera, Lituania, Lettonia, Israele, Danimarca, Repubblica Ceca, Austria e Belgio.
«Il fatto che dieci Leghe siano ripartite o lo stiano per fare con la massima capienza degli impianti – ha sottolineato Alberto Colombo, vice segretario generale dell’European Leagues – è sicuramente un dato importante. Adesso gli occhi di tutti saranno puntati sulla Premier che ha iniziato la stagione questo fine settimana: se, con gli stadi aperti al massimo, i dati dei contagi saranno positivi, è auspicabile che molte delle altre Leghe seguano l’esempio della Premier e la utilizzino come un modello. Lo dico naturalmente sapendo che la gestione del Covid e delle restrizioni per gli eventi sportivi rimarrà sempre a livello nazionale e la chiusura o l’apertura degli stadi dipenderà dalle decisioni delle autorità sanitarie locali. Sarà comunque nostro compito dimostrare che le misure adottate dalle nostre Leghe consentiranno a milioni di fan in tutta Europa di partecipare a eventi sportivi con la massima sicurezza».
La spinta dell’Europeo itinerante è stata importante per dare un segnale a vari governi che, però, hanno comunque usato la linea della prudenza. La Bundesliga tedesca ha fissato al 50% la capacità, idem la Serie A, il campionato serbo e quello turco.