L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul pari del Palermo contro il Potenza.
Firme d’autore sulla rimonta del Palermo a Potenza. Soleri, per l’8ª volta a segno da subentrato, e Brunori, al 18° centro stagionale, trasformando quel rigore che era diventato maledizione negli ultimi tempi dei rosanero. E’ un 2-2 che rende amaro il pomeriggio di un Potenza a tratti magistrale, perfetto a livello tattico, capace di andare sul 2-0 e di fallire, con Zampano, la palla del tris. Tutto questo prima di subire la rimonta figlia dei cambi azzeccati da Baldini e di due errori individuali di Cargnelutti e Gigli, che pesano come macigni sulla vittoria sfumata. Partita avvincente, chiusa con il vantaggio di Romero su assist di Coccia (28’) e determinata dalle prodezze del portiere Greco, su Dall’Oglio, Valente e un tentativo di autorete di Cargnelutti. Circostanze che tolgono qualcosa al primo tempo dei palermitani.
Nella ripresa, il capolavoro di Cuppone (7° centro in 9 gare con il tiro a giro) pare mettere in naftalina un match che potrebbe finire in goleada. Al 30’ però Zampano, solo davanti a Massolo, non riesce a trovare la porta anche per la deviazione dell’estremo del Palermo. In dieci minuti la svolta: il rinvio corto di Cargnelutti e il diagonale di Soleri, poi il fallo di Gigli sullo stesso attaccante e Brunori che fa centro. Un punto a testa dal sapore, però, diametralmente opposto. E questa volta gli scontenti sono quelli che avevano meno punti in classifica. Baldini, nel post partita, è stato duro coi suoi: «Abbiamo sempre la possibilità di fare due-tre gol invece lo prendiamo al primo tiro in porta subìto? Qui bisogna capire cosa significhi indossare la maglia rosanero».