L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” parla del caso “hard” che ha coinvolto il portiere della Reggiana, Matteo Voltolini. Il giocatore ha dato mandato al suo avvocato di denunciare chi ha girato e diffuso il video di 15 secondi nel quale c’è lui, ripreso dall’alto probabilmente con un cellulare in un rapporto sessuale con tanto di audio nel bagno di una discoteca della zona. Avrebbe sporto denuncia contro ignoti anche la ragazza che stava con il giocatore. Una scena che ha fatto il giro su whatsapp. Tanto è bastato per scatenare il finimondo, con il club granata che in un caso più unico che raro è corso ai ripari decidendo di sospenderlo una settimana sia per farlo riprendere dal trambusto generale con l’iter giudiziario da avviare che per mandare un segnale a tutta la squadra affinché nella vita privata venga adottata ogni precauzione per evitare certe situazioni non semplici da gestire – scrive il quotidiano -. La tutela nei confronti di Voltolini serve anche per consentirgli di metabolizzare l’accaduto in modo da tornare concentrato in campo, e c’è contestualmente il monito perché chi indossa la maglia granata la rappresenta sempre ed è responsabile dell’immagine della società. Voltolini si sente tradito nella sua privacy, e ora si appella alla legge che punisce chi – dopo aver realizzato o sottratto – invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate (le pene prevedono la reclusione da 1 a 6 anni e la multa da 5mila a 15mila euro).