Corriere dello Sport: “Il tecnico resiste ma la rottura con l’ambiente è netta. Palermo, serve difendere il quinto posto”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla posizione di Corino a Palermo e la rottura con l’ambiente.
In questa situazione il Palermo si è già trovato a dicembre, ed anche allora sembrava una via senza uscita: 4 sconfitte su 6 partite, l’effetto entusiasmo interrotto, 2 ko di fila in casa come oggi (allora Cittadella e Catanzaro, adesso Ternana e Venezia), una squadra involuta, lo stadio a chiedere la testa di Corini. Da allora una decisa risalita, dall’8° posto al 3°, gli innesti di gennaio a fornire nuova linfa, fino al contraccolpo della rimonta subita a Cremona (da 2-0 a 2-2 in 1′ e con l’uomo in più), che lo stesso capitan Brunori venerdì sera ha ammesso essere il punto di rottura della fiducia della squadra.
Il crollo che ne è seguito ha fatto perdere le distanze da avversarie che invece si sono messe a correre e non solo la promozione diretta è una chimera, ma persino partire dalle semifinali playoff (3° o 4° posto) appare complicato dato che Como e Cremonese distano 6 e 7 punti. Da un lato c’è dunque la speranza che la squadra possa ripetere un exploit che sarebbe nelle sue corde ma dall’altro sono diventati troppi i segnali che parlano di un Palermo troppo altalenante pezr attestarsi così in alto. E’ lo step sempre mancato a Corini per raggiungere grandi traguardi. E ci sarà anche da concentrarsi sulla difesa del 5° posto e persino guardarsi dalla rimonta della Sampdoria, oggi 7ª con 9 punti di ritardo, ma che verrà al Barbera per lo scontro diretto il 6 aprile.