“Provate a prenderli. Se il mercato chiudesse oggi, già così sarebbero imprendibili. Poi è vero che nel calcio parla il campo e solo lì c’è il giudizio. Ma la Juve con Dani Alves, Pjanic e Benatia, meno Morata, già così è irraggiungibile per gli avversari. Ah, scusate, anche il talento croato Pjaca ha scelto i bianconeri preferendoli ad altre pretendenti italiane (Milan, Inter, Napoli) ed estere (Borussia Dortmund). C’è un mese e mezzo scarso davanti e la sensazione è che, pur con tutti gli sforzi realizzabili dalle dirette concorrenti, se a questo mosaico i bianconeri aggiungessero la tessera Higuain diventerebbe mortificante lavorare per inseguirli. E molto più realistico costruire per la lotta al secondo posto sapendo che il primo è scritto. Senza scampo. Le distanze sono diventate siderali. La Roma finora ha messo nella sua rosa Juan Jesus e Mario Rui dopo Alisson e Gerson. Aspetta Nacho, sta per riavere Szczensy, potrebbe prendere Diawara. Il Napoli ha la grana Higuain da risolvere e intanto ha chiuso per Giaccherini e Santon. Operazioni che hanno un senso nel rispettivo disegno tattico di Luciano Spalletti e Maurizio Sarri. Questo è, niente di più. Certo, con in tasca i soldi della clausola di Higuain diventerebbe lecito tornare a sognare: magari Icardi, tanto per cominciare. E poi… 94,7 milioni due o tre pezzi di livello te li fanno prendere. Ma il destino che fino all’anno scorso faceva rima con il verbo lottare adesso si relega al verbo inseguire… PUNTINI. In questo quadro, le milanesi sembrano due puntini lontani. Come per la Fiorentina (che finora si è concentrata su interessanti investimenti di prospettiva) e ancor di più per la Lazio (che aspetta Valencia e Lukaku per iniziare il suo mercato), l’Inter è piuttosto frma sul tronco. Il Milan fermissimo. Almeno i nerazzurri hanno messo a segno un bel colpo di respiro internazionale con Banega. Poi hanno inseguito e spesso visto passare: da qui la rabbia di Mancini. Un po’ come il Milan che fino d ora, dopo Vangioni a parametro ufficializzato nella scorsa primavera, ha vinto la corsa al bomber della Serie B, Lapadula. Bella operazione che deve però essere corroborata da altri innesti: Pjaca – dicevamo – ha scelto la Juve, Musacchio è lì che aspetta ma per quanto? Finché le vicende societarie non prendono una forma definitiva è difficile impegnarsi. Insomma, la sensazione è che pur con due allenatori d’impatto come Mancini e Montella, Milano debba ancora sedersi a guardare lo spettacolo. LE ALTRE. Tutto intorno c’è un discreto fermento. Si muovono le neopromosse, si muove il Sassuolo d’Europa, ci sono giocatori come Viviani, Valdifiori, Saponara, che accenderanno il mercato delle squadre di medio calibro. Ma davanti la storia è quella che vi abbiamo raccontato e sembra scritta”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.