“Un Real Madrid minato dalle defezioni celebri contro un Siviglia, per l’ennesimo anno consecutivo, totalmente rivoluzionato dalla grande giostra del mercato estivo, che stavolta ha coinvolto anche la guida tecnica. Può succedere davvero di tutto e di più nella tradizionale ouverture stagionale della Supercoppa europea, una competizione caratterizzata dalla forma approssimativa dei protagonisti in campo e dallo scarsissimo tempo a disposizione degli allenatori per mettere a punto le proprie idee tattiche, che spesso e volentieri ha dato vita a gare pirotecniche, come testimonia il rocambolesco 5-4 del Barça, proprio sul Siviglia, di 12 mesi or sono. Formazione a dir poco incerottata per Zidane, che oltre agli infortunati Keylor Navas e Ronaldo, e al tutt’ora vacanziero Pepe, alla fine ha deciso di rinunciare anche a Toni Kroos e, soprattutto, a Gareth Bale, a cui non sono bastati un paio di allenamenti per ritrovare una forma accettabile. Preoccupazioni anche per l’erede di Unai Emery, Jorge Sampaoli, combattuto tra la tentazione di poter applicare fin da subito i suoi precetti ultraoffensivi e la più prudente pragmaticità di affidarsi a una squadra ancora strettamente imparentata con quella che ha conquistato, lo scorso maggio, contro il Liverpool, la terza Europa League di fila. ORFANI DELLA BBC. L’assenza di ben cinque titolari rispetto la finalissima di di San Siro con l’Atletico, che ha regalato al Real l’11ª Champions League della sua gloriosa storia, non toglie il sorriso a Zidane, che mostra di confidare a pieno nell’ampia rosa a disposizione. «E’ vero, non ci sono Keylor, Cristiano e Pepe, ma ho preferito che anche Bale e Kroos, che si sono uniti al gruppo solo sabato, rimanessero a Madrid a lavorare. Mi pare la scelta migliore». Chance pressoché nulle pure per Benzema, nonostante la forma in netta ripresa. «Karim sta bene, ma non ha giocato le ultime due amichevoli. Non ho alcuna intenzione di prendere rischi inutili». Assente, quindi, la BBC al completo, toccherà a Morata reggere il peso dell’attacco, supportato da James Rodriguez e Lucas Vazquez. «Per Alvaro la Juve è stata una scuola importantissima per crescere, come lo era stata anche per me. Ora è tornato a casa molto cresciuto, lavora bene, ascolta ed è pronto a questa sfida e alla stagione che affrontiamo». Partita particolare anche per capitan Sergio Ramos, grande ex della gara. «Si affrontano le due squadre della mia vita, ma nel calcio non si fanno sconti. Darò il massimo e mi sento anche piuttosto bene, anche grazie al gran lavoro svolto con il nuovo preparatore italiano Antonio Pintus». A VISO APERTO. Vuol partire con il piede giusto anche il nuovo tecnico del Siviglia Jorge Sampaoli, che proverà ad ottenere quel titolo che Unai Emery non ha potuto festeggiare, perdendo le ultime due finali di Supercoppa europea proprio contro il Real,. «Abbiamo avuto appena una mese per cercare di apprendere la nuova idea di gioco, ma veniamo comunque qui per vincere, magari facendolo anche attraverso il bel gioco. Il piano prevede di imporre già la nostra filosofia». L’ex ct del Cile si è portato l’intera rosa a disposizione, anche quest’anno rivoluzionata da ben una decina di operazioni in uscita, che hanno coinvolto, tra gli altri, Banega, Gameiro e Krychowiak, e altrettante in entrata, con l’arrivo dei vari Vietto, Ganso e Correa. «I nuovi hanno bisogno di ancora un po’ di tempo. Ganso, poi, è reduce da un infortunio, mentre Mercado è arrivato da troppo poco». Chi pare predestinato a partire dal primo minuto, oltre a Vietto, è l’ex palermitano Vazquez. «Franco sarà importante. Ha dato molto al calcio italiano. Speriamo possa ripetersi anche qui»”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.