Corriere dello Sport: “Il possibile ingresso nel club di un fondo accelera la crisi. Palermo, il riassetto societario non salva Filippi. Arriva Baldini”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’imminente ribaltone in casa Palermo.

Oggi sarà ufficiale: via Filippi dopo un giorno di riflessioni e il Palermo passa a Silvio Baldini che torna in rosanero 17 anni dopo la clamorosa lite con Zamparini. Fatali al tecnico di Partinico le tre sconfitte di fila in trasferta senza mai segnare, 4 punti nelle ultime 5 partite, il passaggio dal 2° al 5° posto (o 4° pari merito), la palese involuzione di molti giocatori, l’incredibile record negativo di espulsioni, ben 10 di cui 5 nei più recenti 5 incontri. Inevitabile che la posizione di Giacomo Filippi finisse in discussione. La società è stata dibattuta, poi ieri sera dopo una lunga riunione, la decisione dell’esonero. Il presidente Mirri aveva espresso il pieno disappunto per le prestazioni della squadra e ha valutato la situazione con l’Ad Sagramola e il Ds Castagnini decidendo peril cambio. Per adesso in panchina resta Filippi ma situazione in evoluzione.

Il cambio societario. In realtà, la priorità degli argomenti in casa Palermo resta quella relativo all’ingresso in società del fondo con sede a Londra che da mesi è in trattative, tramite la banca d’affari Lazard, per rilevare una quota di maggioranza del club. Lo scampato pericolo del sequestro delle azioni, chiesto dall’ex socio Di Piazza ma negato dal Tribunale, ha accelerato i contatti che sembra si possano concretizzare a gennaio. L’intera gestione del Palermo andrebbe in qualche modo ridisegnata anche se sul piano pratico nella stagione in corso non cambierebbe nulla e resterebbero gli attuali dirigenti. La posizione di Filippi non era legata al cambio al vertice. L’eventuale ingaggio di un tecnico per la seconda parte di campionato rientrava nelle spese possibili. Era assolutamente da escludere un riavvicinamento con Boscaglia, tecnico tuttora sotto contratto fino al 30 giugno 2022. Solo una voce (piuttosto azzardata) l’idea di un’eventuale promozione del tecnico della Primavera Stefano Di Benedetto, il cui lavoro è apprezzatissimo da Mirri. La scelta del cambio è il tentativo di di reagire al momento più brutto della stagione del Palermo. Il prossimo passo sarà quello di valutare come intervenire nel mercato di gennaio: gli obiettivi in entrata sono da due a tre innesti, ma anche altrettante partenze. Il nuovo allenatore darà le sue indicazioni.

Fattori di crescita. Tuttavia, la struttura portante su cui si dovrà basare il Palermo del futuro per ora è ritenuta impellente quanto il momento contingente della squadra. Per proporsi come appetibile al gruppo che sta per entrare, la società insiste sull’avvio dei lavori del centro sportivo e, con l’avallo delle autorità federali e dei fondi del Pnrr, sulla riqualificazione dello stadio Barbera che dovrebbe diventare più moderno e assumere un valore intrinseco anche ai fini della trattativa di cessione. La materia è complessa ma i tempi stringono, tifosi e città attendono risposte precise per avere almeno una prospettiva di crescita.