L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Parma che sogna la serie A.
Questo Parma fa sul serio. Se le prime giornate di campionato con il calendario che proponeva tre neopromosse nelle prime quattro giornate poteva rappresentare un agevole scivolo d’ingresso nella nuova stagione, ora che sono arrivate le vittorie con Pisa e Bari e soprattutto un gioco convincente la tifoseria sogna. Sogna il ritorno in Serie A, oggetto del desiderio mai nascosto dal presidente Kyle Krause, in sella dall’estate 2021 e in procinto di realizzare uno stadio da quasi 140 milioni sulle ceneri del centenario Tardini. Ma se il sogno ora promette di poter diventare realtà molto si deve alla bravura di Fabio Pecchia, che ha pazientato un anno, ha resistito anche agli alti e bassi del mercato che non sempre ha seguito le sue indicazioni, e ha continuato a lavorare sulla crescita fisica, tecnica e tattica dei giocatori a sua disposizione.
E’ successo così che anche quelli che sembravano brutti anatroccoli siano diventati cigni. Ci sono poi punte di eccellenza come il polacco classe 2000 Adrian Benedyczak a cui si sono da tempo interessati vari club europei. Benek, com’è stato ribattezzato per semplicità a Parma, sta trovando continuità in zona gol pur avendo abdicato dal ruolo di centravanti. Pecchia infatti l’ha trasformato in un esterno che comunque attacca l’area, ed ecco dunque perchè arrivano i gol. A questo si aggiunge che, partito Vazquez, è stato proprio Benedyczak a rilevarne la funzione di rigorista, sin qui senza macchia con tre trasformazioni su tre.
PARTIPILO. Ma l’altra sera contro un coriaceo Bari a sbloccare la gara con un un gol di rara bellezza è stato un barese del sasso come Anthony Partipilo, che nelle prime giornate ha fatto tanta panchina ma che si è sempre fatto trovare pronto quando chiamato in causa. Per lui in carriera è il quarto gol segnato ai galletti, e anche stavolta non ha voluto esultare: «Bari è casa mia – afferma l’attaccante, classe ‘94, – lì sono cresciuto calcisticamente e a livello umano ma adesso indosso questa maglia e devo rispettarla, onorarla e fare tutto il possibile per soddisfare la società, la città e una piazza fantastica».
«Sono contento – aggiunge il fantasista – che il mister mi abbia schierato dal 1’ ma ancora di più per la prestazione della squadra, sarebbe stato un peccato non portare a casa i tre punti».