Corriere dello Sport: “Il Palermo va oltre le polemiche. La squadra si compatta per la sfida decisiva: ora conta solo battere il Verona. Poi gli anziani…”

Una sfida ad alta tensione, che non si gioca solo sul campo ma anche e soprattutto sul filo dei nervi. Palermo e Carpi si punzecchiano da mesi, e fino alla settimana scorsa nel vortice delle illazioni e delle polemiche c’era pure il Frosinone, ora però condannato dalla matematica. Si va avanti con dichiarazioni roboanti, richieste di indagini e raccomandazioni alla Procura federale, sorrisini sui favori che potrebbero essere dati o ricevuti. Copione classico nei fine stagioni disperati del calcio italiano, dove le parole possono pesare quanto un gol fatto o sbagliato sugli esiti di una retrocessione e sul futuro di un club. Il Palermo cominciò a lamentarsi già dal confronto diretto di fine gennaio, col Carpi che a Modena rimediò il risultato (1-1) su un rigore contestato dai rosa. Poi Zamparini, nel momento più duro per i suoi, ha lanciato sospetti sul metro arbitrale con tanto di comunicati ufficiali documentati; adesso che la classifica ha rovesciato le prospettive e vede i siciliani in vantaggio, è il Carpi a sollevare dubbi e a chiedere garanzie con un esposto “per evitare condizionamenti”. LA FORZA DEL PUBBLICO. Ora siamo all’atto finale e domani sera la volata delle polemiche si concluderà. Il Palermo con 8 punti nelle ultime 4 giornate ha cambiato passo. Per la prima volta nell’ultimo mese è in vantaggio sulle concorrenti. Ha il destino nelle proprie mani e dal suo interno, partono messaggi univoci. Conta unicamente il campo, i rosa cercano di concentrarsi solo sulla loro gara, dato che basterà vincere per essere certi di una salvezza che solo 3 settimane fa veniva considerata una utopia. E se la squadra è stata brava a sorprendere tutti nel ritrovarsi compatta all’ultimo appello, la forza in più viene dalla tifoseria. Domani al Barbera si giocherà con un contorno straordinario: oltre 30.000 spettatori (il dato ufficiale verrà comunicato nell’intervallo del match) che incarneranno lo spirito di una città tornata a crederci dopo avere quasi ammainato bandiera. Nessuno si attende un Verona remissivo, anche per la vecchia rivalità fra club, ma gli ospiti dovranno affrontare non solo un Palermo che adesso è più convinto di se stesso, ma anche la sua gente. Il Barbera si presenterà colorato in ogni angolo. Al bando le schermaglie col Carpi che rischierebbero di aumentare solo la pressione sulla squadra. E’ la città che vuole salvarsi e per questo stavolta parteciperà in massa. IL FUTURO. A meno di 48 ore dal via, ci sono ovviamente solo occhi per la gara e per come andrà interpretata. Ma c’è anche un futuro su cui a Palermo si sta ragionando. Tutto dipende ovviamente da Zamparini che resta il proprietario e che potrebbe trovare nuovo slancio dalla eventuale salvezza. Le trattative con cordate estere sono ancora in una fase più che embrionale e le intenzioni del patron sul suo abbandono o sulla scelta di un altro presidente a farne le veci possono cambiare velocemente come tante volte è accaduto. Così alcuni scenari stanno cominciando a balenare: il principale è la conferma, con un ruolo da definire, di Gianni Di Marzio attualmente semplice consulente del presidente ma certamente uomo di calcio con grande esperienza. E il canovaccio del prossimo Palermo potrebbe a sorpresa partire proprio dagli uomini che si pensano all’ultima recita in rosanero (Sorrentino, Maresca, lo stesso Gilardino), ma di cui si è capita l’importanza e su cui si sta lavorando per un nuovo progetto. Tutto ciò però partirà da lunedì. Perché la priorità assoluta è battere il Verona e restare in A. Di polemiche e tensioni il Palermo in questi mesi ne ha già vissute fin troppe“. Questo quanto si legge sull’odierna edizione del quotidiano sportivo “Il Corriere dello Sport”.