Corriere dello Sport: “Il Palermo va a tutto Embalo: «Questa è la mia città»”

“Con Tedino non capita per caso. Il suo infatti è un mondo dominato dalla meritocrazia per cui se, nella scala dei valori, Embalo scavalca Trajkovski signifi ca che il tecnico ha deciso di promuoverlo al posto del macedone, bocciato dopo deludenti prestazioni, malgrado il gol contro l’Italia e le altre prodezze in nazionale. Tedino ha esaurito le scorte di messaggi per un fantasista, Trajkovski appunto, dalle qualità straordinarie ma con cuore e cattiveria ancora da costruire e il Palermo potrebbe decidere di cederlo a gennaio: il suo contratto, come quello di Embalo, scade comunque nel 2020. La pazienza ha un limite e quella del tecnico sembra ormai agli sgoccioli. Embalo ha due anni in meno: il primo gol in rosa e il doppio abbraccio del capitano Nestorovski, compagno di Trajkovski nella Macedonia, hanno il sapore di una investitura. IN ORBITA. Tedino lo ha lanciato in orbita: «Carlos ha realizzato a conclusione di un’azione bellissima». Il segnale che Embalo segue con attenzione ogni consiglio tanto da diventare, un suo pupillo e da essere impiegato con più continuità. Stima ricambiata come ai tempi di Brescia e di Boscaglia. E il Palermo ha fi nito per … riacquistare un attaccante che aveva perso le sue certezze. LA FELICITA’. Embalo se la gode. «Sono felicissimo – racconta – per la rete realizzata, era ora. Tutti mi chiedevano ”Quando fai gol?”. Ho avuto pazienza ed è arrivato al momento giusto per ribadire la nostra vittoria. Ci speravo inoltre per dedicarlo alla mia fi danzata Greta, la più importante di tutti, e al nostro bambino che nascerà tra un mese circa. Anche lei era molto contenta. L’abbraccio di Nestorovski sta a signifi care che siamo una squadra unita. E che assist il capitano! E’ un grande calciatore, lo ringrazio per tutto». STAGIONE DECISIVA. E’ diventato maturo, ha confezionato il gol che gli mancava, ha preso perfino la patente. Ora può girare senza autista. Da Sferracavallo dove abita al centro sportivo Tenente Onorato, tutta la città da attraversare. Ma a Palermo, pronti via, gli hanno rubato il primo capriccio, una smart fiammante. La compagna è bresciana e quando si dice: «galeotto fu il calcio…» è perché Carlos e Greta si sono conosciuti nel bar del fratello di De Zerbi, uno che per Embalo stravedeva, dove lei lavorava. Non sono ancora sposati ma a breve arriverà il loro primogenito, Kevin. Embalo lo vuole calciatore ma Greta frena: «In famiglia basta Carlos che già fa per dieci … », rivela il suo procuratore, Beppe Accardi, che l’ha conosciuto da piccolo. «Era in una scuola calcio del Senegal, un bambino prodigio. Per lui, io e mia moglie siamo diventati papà Beppe e mamma Antonella. Quando dice: «Palermo è la mia città», lo fa con convinzione e amore. Con Tedino ha un grande rapporto ed è stato proprio il tecnico a puntare i piedi in estate: «Embalo non si tocca, non abbiamo giocatori come lui». Questo può essere il campionato perfetto, le strade del successo passano da Palermo e dalla promozione”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.