L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo sconfitto in casa dal Venezia.
Il Palermo, attento, volitivo e propositivo per la prima ora, si distrae in un solo momento della partita, consentendo a Pierini di ricevere e calciare facilmente. Gol splendido, ma l’unico vero tiro verso la porta di Desplanches: quello decisivo che dà al Venezia (alla 3ª vittoria di fila in 2 anni al Barbera) un vantaggio enorme in vista del ritorno previsto venerdì. I rosa dovranno vincere con due gol di scarto per arrivare in finale.
Verdetto immeritato per quanto visto sul campo, tanto che la squadra è uscita fra gli applausi di un Barbera ancora colmo di 33.000 anime. Un Palermo combattivo cui però è mancato, come in tanti altri frangenti della stagione, il guizzo in più. Mignani ha interpretato bene la gara, con Gomes ha aggiunto una pedina in mezzo al campo, schierandosi a specchio con l’avversario. Il francese è l’unico elemento fresco rispetto al turno di appena 72 ore prima, dato che Marconi, confermato in difesa, ha giocato 70 minuti sostituendo Ceccaroni. La variazione sul tema è Segre a destra mentre Ranocchia a sinistra, oltre a far gioco, ha seguito Busio che s’infilava negli spazi aperti dal movimento di Pohjanpalo. Brunori, come contro la Samp, non ha dato punti di riferimento, ma i tre marcantoni difensivi del Venezia non si sono mai distratti. Vanoli ha scelto Pierini per fare tandem con Pohjanpalo, mentre sulla fascia ha messo larghissimo Bjarkason (e non Zampano) anche per tenere a bada l’impeto di Diakitè. Di certo i neroverdi non hanno dominato come in campionato.
Il Palermo ha avuto lo “spirito da play off” e uno stadio a trascinarlo. Inevitabile fosse una partita tattica, conclusioni poche e poco pericolose, il Venezia tiene palla ma sono i rosa di rimessa a produrre di più: Joronen alza in corner la botta da fuori di Diakitè. In queste partite devi cogliere l’attimo e invece Lucioni di testa da centro area e Ranocchia in apertura di ripresa non ci sono riusciti.
Colpo da KO
Il gol di Pierini ha stordito il Palermo che ci ha provato ma senza più energie né raziocinio: Mignani ha cercato forze fresche ma se Di Mariano ha dato sprint, Traorè non ne ha azzeccata una. Alla fine il rischio era prendere il secondo (annullato un gol di Dembelè nel recupero), così almeno resta un piccolissimo spiraglio. Ma almeno i rosa sono apparsi vivi e indomabili.