L’analisi pubblicata oggi dal Corriere dello Sport descrive il complesso tema del recupero di Brunori per il Palermo. Da una parte, la squadra soffre la mancanza di gol, con soli 13 reti segnate (e una sola nelle ultime tre partite), mentre dall’altra c’è Brunori, bomber delle ultime due stagioni di Serie B con 17 gol per ciascun anno, attualmente fuori dal campo. Questa situazione non ha una soluzione semplice, essendo condizionata da molteplici variabili, e richiede una riflessione approfondita nelle due settimane di pausa prima del prossimo impegno contro la Sampdoria.
Il Palermo, che gioca con un attaccante centrale sostenuto da due esterni, ha faticato a trovare la porta. Dai centravanti, impegnati anche in un gioco di sponda logorante, sono arrivate appena 3 reti: 2 da Henry (cui è stato tolto un gol contro il Cesena), 1 su rigore da Brunori, e nessuna da Le Douaron. Gli esterni hanno contribuito con 5 gol, ma il bottino complessivo rimane insoddisfacente. Brunori, partito titolare solo 4 volte e fermato da un edema al tallone, si è rivelato più efficace entrando dalla panchina, come accaduto a Cremona e Castellammare di Stabia.
L’esclusione di Brunori dipende anche dall’idea di gioco di Dionisi, che preferisce un attaccante fisico capace di difendere e distribuire la palla, ruolo che Brunori ha svolto in passato, continuando a segnare. Tuttavia, il tecnico ha espresso chiaramente che schierare due punte ridurrebbe l’equilibrio della squadra, che ha il pregio di concedere poco agli avversari. Nei tentativi di forzare con un doppio attaccante, come a Pisa e più recentemente contro il Cittadella, il Palermo non solo non ha segnato, ma ha anche subito gol e perso la partita.
A complicare la situazione c’è anche la permanenza di Brunori dopo una travagliata estate di trattative, che ha portato Dionisi a sottolineare l’importanza dell’impegno in allenamento. Tuttavia, alla luce dei risultati attuali, appare necessaria una scelta: Brunori rappresenta una risorsa importante che potrebbe offrire maggiore incisività all’attacco del Palermo. Se, però, non si intravede un margine di recupero, il mercato di gennaio potrebbe essere l’unica soluzione per cambiare strada, con una possibile cessione e l’ingresso di un sostituto di alto livello, per garantire quella svolta necessaria al cammino dei rosanero.