Il gol e la gioia di Brunori (30) e Blin (28) lapresse

Il Palermo espugna l’Arechi grazie alla freddezza dei suoi uomini migliori – Brunori e Pohjanpalo – e a una Salernitana che parte disorientata e si risveglia solo nel finale. Dionisi ritrova un Palermo compatto, capace di coniugare ordine e generosità, e torna a guardare con concretezza alla zona playoff. “Una condotta generosa e ordinata – scrive Tullio Calzone sul Corriere dello Sport – che ha permesso ai rosanero di rimettersi in carreggiata proprio mentre Bari e Cesena inciampano, rilanciando i siciliani nella corsa alla Serie A.”

La Salernitana, ancora penultima, resta in grande affanno: i playout distano tre punti, la salvezza diretta quattro. Ma per evitare una retrocessione che avrebbe il sapore del disastro, serviranno scelte più lucide e coerenti con le (poche ma evidenti) qualità della rosa. Breda, subentrato da 11 giornate, non è ancora riuscito a invertire la rotta: appena 12 punti conquistati e seconda sconfitta interna dopo quella con il Sassuolo. Il Palermo, dal canto suo, dopo aver messo sotto la Salernitana sul piano del gioco, dimostra anche di saper soffrire e difendere il risultato. Una vittoria che “archivia anche i rumors di un possibile esonero del tecnico, che può tornare a pensare in grande”, come sottolinea ancora Calzone.

LA GARA – Dopo appena 10 minuti, Brunori serve sul secondo palo una palla solo da spingere in rete, ma Segre e Pohjanpalo arrivano in ritardo. Un minuto dopo è Christensen a salvare su un missile di Gomes dal limite. Al 13’ Segre sciupa una ghiotta occasione svirgolando in area. Il vantaggio arriva al 27’: Lund tocca corto una punizione per Brunori, che piazza un destro a giro sul secondo palo, sorprendendo il portiere granata. La Salernitana non reagisce, e il Palermo prende in mano il match. Al 38’, da una splendida combinazione tra Brunori e Pohjanpalo, nasce il raddoppio: il finlandese beffa il portiere sul primo palo, firmando il suo quinto gol in stagione.

RIPRESA – Con Tongya al posto di Zuccon, la Salernitana cambia volto. Il giovane ex Juventus trova anche il gol dopo una bella azione personale, ma il VAR annulla per fuorigioco. I granata alzano il baricentro e mettono pressione, con Verde che colpisce la parte alta della traversa. Breda inserisce René-Adelaide al posto di un impalpabile Soriano. Al 91’, Amatucci sigla il gol dell’1-2, premiando una prestazione personale di grande sacrificio. Ma il cartellino giallo, giudicato eccessivo, lo costringerà a saltare la sfida contro la Juve Stabia: un crocevia fondamentale per le residue speranze salvezza dei campani.