L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla vittoria in rimonta del Palermo contro il Sudtirol.
Le vittorie che conquistano, in rimonta coi gol di due difensori (10 marcatori diversi in 7 partite), lottando su ogni metro col trasporto del pubblico, accettando anche il rischio di perdere contro un roccioso Sudtirol che ha fatto esattamente la partita che doveva fare e l’ha fatta bene. In 10 dietro la linea della palla, certo, ma anche in 6 o 7 a ripartire con esterni come Ciervo e Casiraghi che hanno dato grattacapi al Palermo. Bisoli, dopo averci provato in contropiede anche sull’1-1 (Pigliacelli ha salvato su Cagnano), ha finito per arretrare anche perché i cambi non hanno funzionato troppo. E i rosa hanno finito per schiacciare l’avversario nella propria area e sull’ennesimo cross da corner (13 per il Palermo), la traiettoria di Henderson ha scovato un clamoroso stacco di Aurelio che dall’area piccola ha battuto Poluzzi, fin là eccellente.
Che fosse difficile Corini lo sapeva, a maggior ragione non disponendo di inventori di occasioni come gli esterni infortunati. E per 45′ la danza per cercare lo spiraglio giusto non ha dato esiti, anzi, il Barbera ha rivisto i fantasmi della gara col Cosenza perché l’ex Primavera della Roma, Riccardo Ciervo, si è inventato il suo primo gol in carriera con una parabola simile a quella di Canotto 9 giorni fa. Il Palermo ha risposto da squadra di rango: vicino al pari già nel finale di tempo con Segre e Brunori, poi di nuovo in carreggiata con una mischia risolta da Ceccaroni (assist di Mancuso) e deviazione di Odogwu. La panchina è intervenuta non appena ha visto qualche affanno: nuovo ribaltone, dentro 3 centrocampisti (Henderson aveva rimpiazzato Segre ammonito) e Aurelio decisivo. I rosa, con in campo l’ariete Soleri, non si sono arresi e l’hanno spuntata con il 5° gol stagionale nei minuti finali. Cinque vittorie sulle ultime 6, 2º posto in solitaria, una gara da recuperare. E la città sogna.