Corriere dello Sport: “Il Palermo respira, Lopez ha detto sì. Situazione difficile, ieri una lunga riunione con Zamparini. Oggi…”
“Manca solo l’ufficialità. La fumata bianca con Lopez dovrebbe essere soltanto rinviata ed oggi ci si attende il sì. L’ex guida di Cagliari e Bologna è giunto a Milano dopo un volo intercontinentale da Montevideo solo all’ora di pranzo e il colloquio con Zamparini e Salerno è dunque iniziato a metà pomeriggio, protraendosi fino a tardi. Sul tavolo tantissimi argomenti, la necessità reciproca di conoscersi e capirsi. Zamparini non è un presidente facile, Lopez è stato temprato da tanti anni con Cellino ma la situazione attuale è particolare. A far da tramite e da garante, Nicola Salerno, che Lopez allenatore lo ha quasi inventato a Cagliari, prima facendogli fare la gavetta nel settore giovanile, poi buttandolo nel calderone della serie A dove da esordiente Diego se l’è cavata piuttosto bene. Il ds giura sulle capacità di combattente dell’uruguayano, ritenendolo in questo momento l’uomo adatto per provare a rinvigorire il Palermo. Il precedente. C’è anche un precedente significativo a dare forza alla tesi di Salerno. Lopez era il capitano dell’unica squadra che nella storia della serie A sia riuscita a salvarsi chiudendo a 10 punti il girone d’andata, quanti ne ha oggi il Palermo. Era il Cagliari 2007/08, che con Ballardini alla guida (subentrato al 18° turno), compì una rimonta epica: 32 punti nel ritorno e salvezza anticipata, partendo proprio da una vittoria in extremis col Napoli. Come dire che Lopez sa quali corde toccare per tentare l’impresa. Scenari. Gli scenari rosanero però oggi impongono idee chiare e riflessione. Zamparini afferma di credere ancora nella salvezza ma bisogna vedere che mandato affiderà al nuovo tecnico. E lo stesso Lopez, alla caccia di un rilancio nel calcio italiano dopo un anno di stop, dovrà adattarsi a una squadra che non conosce e con sulle spalle 11 punti da recuperare. Logico ponderare bene da entrambe le parti. Il contratto però non era uno dei punti controversi. Lopez è pronto ad accettare un accordo fino a giugno, con rinnovo automatico sino al 2018 in caso di (clamorosa) salvezza. Il futuro, del resto, a Palermo è un’ipotesi, perché, A o B che sia, la permanenza di Zamparini al vertice appare davvero problematica sul piano ambientale, ma allo stesso tempo manca una reale alternativa che offra prospettive concrete. Fra i temi sul tappeto, anche aspetti tattici che come sempre intrigano il presidente: Lopez è abituato a giocare con la difesa a 4 e il trequartista dietro le punte, il Palermo attuale sembra tagliato essenzialmente per un 3-5-2. Poi c’è la questione staff: Zamparini ha tuttora sotto contratto i collaboratori di Ballardini, il secondo Regno e i preparatori Rinaldi e Melandri. Lopez li conosce avendoci lavorato da calciatore a Cagliari, il patron vorrebbe richiamare loro ottenendo così anche un risparmio su altri tecnici da pagare. L’incontro è continuato ieri fino a tarda sera ma l’intesa alla fine sembra praticamente raggiunta. Oggi sarà noto il nome del quarto allenatore stagionale del Palermo, che prenderà il posto del dimissionario Corini.
I pensieri di Salerno non sono però concentrati solo sull’allenatore. C’è anche un mercato che è arrivato a pochi giorni dalla fine senza portare i necessari correttivi al Palermo e che sta diventando l’ennesimo caso stagionale. L’organico che aveva bisogno di ritocchi urgenti e importanti, soprattutto in difesa, è praticamente lo stesso di prima. Anzi, i rosa lavorano più in uscita che in entrata. Sperando forse di ottenere dalle partenze di calciatori ormai demotivati (Hiljemark e forse anche Quaison) i fondi per chiudere altre operazioni. Lopez avrà certamente discusso anche di questo.”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.