Sulle pagine del “Corriere dello Sport” di oggi, viene raccontato cosa succede in queste ultime ora in casa Palermo: “Ore decisive. La città freme, l’incertezza cresce. Il Palermo difende primato e futuro. È anche il giorno del presidente Giammarva a cui Zamparini (domani: dentro o fuori?) ha affi dato le chiavi della società. E’ passato un mese e il professionista, che più dei numeri ama la fi losofi a e i concetti creativi del suo lavoro di commercialista, torna al Barbera mentre il pallone rotola dal Tribunale allo stadio. Ieri, intanto, la Procura ha depositato la documentazione per confermare la propria tesi. Giammarva e i suoi sono all’opera per esaminare gli ulteriori sviluppi, lavoro che proseguirà anche in giornata. In via del Fante bocche cucite per volere del presidente. Trapela solo il profonde rispetto che il pool di professionisti e lo stesso Giammarva nutrono nei confronti della magistratura tutta. Da interpretare come segnale positivo?
PARTITA NELLA PARTITA. Per Giammarva, l’uomo che non ama i rifl ettori, che del calcio conosceva a malapena qualcosa sulla nazionale – «È patrimonio di tutti» -, la passione per i gol è stata una scoperta. Ai lettori giriamo una sua emozione espressa ad alta voce: «Unsentimento che si è fatto strada quando ho conosciuto Zamparini. Non nascondo che oggi mi sento come un tifoso. Ho vissuto l’esordio, in trasferta, a Bari con l’ansia di chi ha a cuore le sorti di una squadra ambiziosa che vuole tornare in A. Ho cominciato a frequentare lo stadio per studiare le carte, è nato un legame profondo con tutti, ho percepito quell’atmosfera unica che suscita coinvolgimento. In occasione degli auguri di Natale, ho fatto un pieno di sentimenti e la commozione è stata più forte di qualsiasi frase. Ho avvertito responsabilità di fronte all’umanità della “Missione Speranza e Carità” di Biagio Conte, scenario suggestivo per un abbraccio ai valori della vita e alle attese di chi ama il Palermo e ne va orgoglioso. Ora, sarei felice di fare qualcosa per questa città».
VERITA’ E CONFERME. Il primo posto, la fuga per la A: Tedino va oltre i guai giudiziari. Il segreto? Un gruppo compatto per un progetto che nasce con nuova mentalità e senso di sacrifi cio. Messaggio? Stabilità e programmi pagano. E nessuna preoccupazione nello spogliatoio. Solo voci di corridoio per un patto sentito. Eccole: «La società ci ha rassicurato. Chi sta per fallire non mette a disposizione dei calciatori un volo charter e non fa mancare stipendi. Non c’è motivo di brontolare o discutere. E questo dimostra che abbiamo attributi».
PATTO PER LA A. Uno per tutti, tutti per uno, il motto. Davanti a Tedino che guarda solo allenamenti e meritocrazia, titolari e riserve scalpitano. Perfi no Nestorovski che, dopo l’impresa di Bari firmata dalla classe operaia, non si sente più l’highlander di prima e non vede l’ora di tornare. Ma è chiaro che dipende dai tempi di recupero. La sicurezza con cui il Palermo ha vinto lascia spazio all’ipotesi di un mercato a sorpresa. Lo spostamento di Coronado a centrocampo equivale già ad un colpaccio. E se è vero che Zamparini ha comprato due punte che succederà? E se per Nestorovski, Aleesami, Rispoli arrivassero offerte che non si possono rifiutare? In teoria tutto potrebbe succedere senza più la minaccia incombente del fallimento. Dopo sabato, ci sarà tempo per pensarci“.