L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo e Corini che oggi affronterà il suo passato.
Affronta subito il tema che lo riguarda direttamente: «Io bresciano posso condannare il Brescia? Ogni persona ha un’anima e vive di sentimenti che rimangono dentro di noi. Ma nel nostro lavoro ci sono delle responsabilità precise: sono un professionista del calcio ed ho un obiettivo chiaro, far rendere al meglio il Palermo. Manca un pezzo per chiudere il lavoro che abbiamo costruito, e lo dovremo realizzare stasera».
Il volto e le parole usate da Eugenio Corini non lasciano spazio a dubbi. Durante la settimana il tecnico rivela di avere abbandonato la strategia “buonista” per alzare i toni con i suoi e prepararli ad una battaglia: «Giocheremo col Barbera strapieno (29.512 biglietti venduti, primato stagionale, ndc.) e certe cose vanno allenate, per questo ho lavorato sull’aspetto mentale più che quello tattico. Abbiamo un solo risultato in testa e si vince con la capacità di stare uniti. Dovremo avere grande lucidità, sapere leggere i momenti, restare solidi nelle difficoltà e avremo bisogno dei nostri tifosi. Cui chiedo di essere ancor più straordinari del solito. Vinciamo insieme».