L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo e su Brunori.
L’altalena del Palermo. Quando funziona una cosa (l’attacco), sul più bello se ne rompe rovinosamente un’altra, la fase difensiva. Il reparto arretrato dopo aver tenuto la porta inviolata per 328′ di fila prende 3 gol in 20′ e torna a mostrare falle ingiustificabili. Il rigore fallito da Brunori al 90′, peraltro il primo errore dopo 9 centri di fila dell’attaccante, in fondo è solo un episodio che acuisce il dispiacere per non aver proseguito la serie utile ma non sposta di molto l’analisi.
Indecifrabile. Palermo indecifrabile con troppi alti e bassi. Attento e spietato a Modena, intelligente e combattivo contro il Parma, con paurosi black out a Cosenza. Il primo e il terzo gol subiti al Marulla sono leggerezze imperdonabili per una squadra che era stata lodata proprio per una buona copertura degli spazi. Ancora più gravi perché avvenuti in pieno recupero di 1° tempo e appena pochi minuti dopo il 2-2 brillantemente rimontato. Episodi forse, ma che di fatto segnano la gara e finiscono per prevalere sulle note positive che pure si sono viste. Forse questi sbalzi sono normali in un percorso. Corini continua a ripetere che il gruppo rinnovato lavora insieme da tre mesi e che non è mai facile trovare in fretta la giusta alchimia. Però è evidente che così il cammino si complica e in un campionato tremendamente equilibrato, il Palermo ha perso l’occasione per staccarsi dal gruppo che soffre ed è appena 1 punto sopra la zona play out. Il dato delle “imbarcate” che compromettono le partite comincia a farsi pesante: a Cosenza i rosa hanno subito 3 gol tutti assieme per la 5ª volta in stagione (sesta se ci aggiungete la Coppa Italia, sia pure col Torino). Le altre con Ascoli, Reggina, Ternana e Pisa.
Brunori fra i top ten. Nella sconfitta che brucia, ci sono però anche dei riscontri per cui sorridere. La doppietta di Matteo Brunori, la sua 1ª in B, porta il numero 9 rosa non solo al secondo posto della classifica cannonieri cadetta, ma nell’olimpo dei migliori realizzatori di ogni tempo del Palermo. Matteo è entrato nella top ten di squadra sia per gol assoluti che restando solo alle gare di campionato: nel primo caso è 10º a quota 38 reti, una unità sotto Ilija Nestorovski, nel secondo è invece 9º con 35 gol e ha scavalcato un mito come Edinson Cavani fermo a 34.