Corriere dello Sport: “Il Palermo in un bunker. Struna sempre più fondamentale, per Tedino è insostituibile”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” dedica spazio ad Aljaz Struna, il difensore rigenerato da Bruno Tedino. Ecco quanto si legge:
“Ora è tutto rose e fiori. Tra Struna e il Palermo. Situazione ribaltata rispetto al giugno scorso quando Zamparini contestava le valutazioni sul conto del suo difensore, bocciato a Palermo e in odore di cessione. Oggi, a Londra per affari («Cedere il Palermo è sempre uno dei miei pensieri …»), il patron ammette: «Il merito è di Tedino che ci ha creduto e lo ha voluto fin dal primo giorno. Il rendimento di certi giocatori, per esempio Ilicic, dipende da come vengono seguiti. Struna aveva chiesto di essere ceduto tanto che trattavamo con il Chievo a dimostrazione che non era poi così scarso come qualcuno si ostinava a dire…Speriamo ora che non si monti la testa (ride, ndr)». STRATEGIE CAMBIATE. Primo problema di Valoti, nuovo direttore sportivo, il contratto di Aljaz che scade nel 2019. Intanto, Struna si veste da salvatore della patria, protagonista della migliore difesa del campionato che domani dovrà vedersela con l’attacco atomico del Frosinone in una sfida senza ritorno. Sono i jolly che Tedino ama. A Palermo lo vedevano come il fumo negli occhi. In una partita con la Lazio, quella degli incidenti costati due turni di squalifica al Barbera, Struna era inserito fra i titolari, fu contestato nel riscaldamento e al rientro negli spogliatoi “accusò” un infortunio. Giocò Vitiello (allenatore Novellino), il Palermo perse 3-0. Ora, da simbolo del disastro è diventato indispensabile. Decisivi: fiducia e impegno. Tedino lo ha promosso, Struna risponde. Nessuna magia del tecnico e neppure di “Kiki” (Cavaliere dello Zodiaco o lecca lecca?), come da piccolo lo chiamava il fratello Andraz, un anno e mezzo più grande, difensore pure lui, ancora in attività, nomignolo che avrebbe voluto stampare sulla maglia ufficiale. SEGRETI. Personaggio singolare, non ama commentare le partite con la stampa e preferisce parlare con i fatti. Poche interviste (due in questa stagione), grandi slanci negli spogliatoi, benvoluto da tutti, amico di Chochev e Nestorovski, molti sorrisi, si è fatto tatuare in tutta la schiena la piazza della sua città, Pirano. Ama il basket, che pratica nel tempo libero, Michael Jordan e gli Stati Uniti, suo ultimo viaggio, ed è fi danzato. Se ad inizio di stagione, voleva andare via perché i tifosi l’avevano massacrato, ora è l’ultimo ad abbandonare il campo, un oggetto misterioso divenuto simbolo di un nuovo sogno. «Ne vorrei cinquanta come lui …», la teoria di Tedino. Struna ha già collezionato 50 presenze col Palermo in tre stagioni diverse e non continuative. Attualmente invece è il calciatore più utilizzato: reinventato centrale, ha collezionato 25 presenze saltando 3 gare solo per le convocazioni in nazionale la Slovenia e per squalifica (ko in casa col Foggia, 1-2). Mai sostituito, ha giocato 2.250′ più di tutti i rosanero e unico oltre i 2.000′. Pomini, Dawidowicz, Struna e Bellusci dovranno vedersela con un attacco che non perdona. […]”.