Corriere dello Sport: “Il Palermo è senza pace. Ecco perché Giammarva si è dimesso”
Questa mattina è arrivata l’ufficialità, ma molti quotidiani lo avevano già anticipato: Giovanni Giammarva verso le dimissioni da presidente del Palermo. L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” scrive: “Palermo senza pace: il presidente Giovanni Giammarva starebbe pensando di dimettersi e sarebbe un colpo pesantissimo per la struttura che la società si voleva dare. Negli ultimi giorni le frizioni col patron Zamparini, rimaste silenti nei mesi scorsi, sono aumentate in particolare per la variazione del Consiglio d’amministrazione: dopo le dimissioni dell’avvocato Bettini, nel direttivo, accanto a Giammarva, sono infatti entrate la consigliera fidata del patron Daniela De Angeli e la figlia Silvana. Una soluzione che Giammarva non avrebbe gradito troppo non sentendosi in tal modo garantito per il ruolo che era stato stabilito. La situazione è in evoluzione, si sta cercando una mediazione soprattutto considerando il periodo delicatissimo che vive la società fra ricorsi sportivi e dissidi con la Procura. Oggi quasi certamente se ne saprà di più“. E pochi minuti fa, infatti, è arrivato il comunicato ufficiale (CLICCA QUI per leggerlo).
Intanto il quotidiano sportivo continua con la situazione mercato e con il caos sul campo giudiziario che va vanti ormai da qualche settimana: “GIORNI CALDI. Un altro macigno sulla gestione di un club che non riesce ad essere normale. E tutto questo mentre la gestione sportiva è impegnata sul mercato, con Foschi che dopo Puscas (acquisto ancora non formalizzato per una firma che manca da parte nerazzurra), punta deciso al fantasista, Falletti o Clemenza e con un fronte giudiziario su cui proprio Giammarva ha lungamente lavorato, con una serie di ricorsi che dovrebbero arrivare a breve a sentenza definitiva. La prima è attesa per domani giovedì, quando la Corte d’Appello federale dirà la sua sulla vicenda Parma. Il Palermo, che ha proposto il ricorso (cosa che non ha fatto la Procura che aveva istruito il processo e si è accontentata della prima condanna), chiede che, accertato il tentativo di illecito posto in essere dal Parma per la gara di Spezia, la penalizzazione degli emiliani sia afflittiva nella stagione passata, impedendone la promozione in A a favore dei rosa. Il club non si è arreso tanto da avere reso noto con un comunicato di avere allertato i propri legali “per presentare un esposto alle autorità competenti onde chiarire il fatto strano che, in merito all’inchiesta sul Parma calcio, non siano stati visionati i tabulati del cellulare scomparso del calciatore Fabio Ceravolo”. Ovvero l’altro attaccante oltre a Calaiò, che avrebbe inviato messaggi compromettenti alla vigilia della gara di Spezia. Si attende inoltre l’esito per l’altro caso pendente, quello al Collegio di garanzia del Coni con cui il Palermo torna sulla gara di Frosinone chiedendo lo 0-3 a tavolino e comunque la non omologazione dell’incontro“.