“Urla nel silenzio di un Barbera vuoto. Presentazione di una partita inedita nella storia ultracentenaria del Palermo. Una partita decisiva eppure giocata totalmente senza pubblico, tranne gli addetti ai lavori e giornalisti accreditati compresi. Non era mai successo, è una situazione atipica per l’intero ambiente rosanero. Figlia delle nuove regole del calcio. Più che le società si penalizzano i tifosi, gli abbonati. Quelli che non c’entrano nulla con chi ha provocato incidenti. Una scelta strana e difficile anche da interpretare in relazione alle reazioni delle squadre. Lo stadio diventerà un acquario nel quale le voci dei calciatori si sentiranno nitidamente, amplificate peraltro dai microfoni delle televisioni che riprenderanno regolarmente la gara e senza il filtro dei rumori di fondo di migliaia di spettatori. Emozioni e sofferenze sa- ranno sublimate proprio nel giorno in cui per un Palermo disperato il risultato conta doppio. È…] Come detto non esiste nell’era Zamparini un precedente di squalifica del campo. In passato invece la casistica notevole. L’ultima partita interna giocata non a Palermo per motivi disciplinari risale al 1994/95: la squadra è in serie B e la Favorita viene chiusa per ben due volte. La prima nel girone d’andata costringe i rosa a spostarsi a Caltanissetta; la seconda nel girone di ritorno dopo gli incidenti in Palermo-Piacenza 0-2. Stavolta il neutro è il Provinciale di Trapani, che porterà bene ai rosa vittoriosi per 1-0 sul Perugia […]”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.