Corriere dello Sport: “Il Palermo cresce. Dionisi funziona”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo che cresce.

La crescita del Palermo non si misura solo dai risultati (seconda vittoria consecutiva in trasferta e 3 gol segnati insieme per la prima volta sotto la guida di Dionisi), né soltanto dal cinismo (la Juve Stabia ha avuto più possesso palla, ma il Palermo è stato più incisivo), ma anche dalla sensazione che la squadra stia sempre più “riconoscendosi”, un termine caro al tecnico, e che riesca a interpretare al meglio le diverse fasi di gioco. Le scelte tattiche dell’ex allenatore del Sassuolo stanno plasmando l’atteggiamento della squadra in campo.

SCELTE DECISIVE. La preferenza di Dionisi per Henry invece di Brunori ha permesso di limitare il possesso palla difensivo e portare l’azione rapidamente in avanti. Il pressing alto, sebbene rischioso perché la difesa può essere scavalcata con palloni lunghi, consente di recuperare palla già nella metà campo avversaria, dove la velocità degli attaccanti rosanero diventa un’arma letale. Il Palermo sembra quindi imparare a “cambiare pelle”, una trasformazione che richiederà tempo e avrà momenti di transizione, ma che rappresenta l’idea di base del nuovo progetto tecnico. Sebbene modulo e giocatori siano perlopiù gli stessi della scorsa stagione, l’obiettivo è produrre un calcio più dinamico, puntando su un gruppo coeso, indipendentemente da chi scenda in campo, e sulla consapevolezza che, in Serie B, alla qualità bisogna sempre abbinare la capacità di lottare e mantenere alta la concentrazione.

I gol delle punte. Dionisi, dopo la partita, ha espresso soddisfazione ma con prudenza: «L’analisi della gara è positiva per l’approccio e la tenuta di tutti i giocatori per 90 minuti – ha commentato – ma ci sono momenti in cui possiamo ancora migliorare. Ad esempio, dovevamo gestire meglio il possesso palla dopo l’1-0 e all’inizio del secondo tempo. Merito anche degli avversari, ma ci sono margini di crescita». L’allenatore ha anche mostrato sollievo per i primi gol stagionali delle due punte centrali, Henry e Brunori, che si sono alternati nel ruolo di terminale offensivo e sono stati entrambi determinanti. «Quando gli attaccanti fanno gol, è sempre una nota positiva», ha concluso Dionisi.