L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo che domani affronterà il Cosenza e sulle parole di Mignani in sala stampa.
Domani al San Vito si affronteranno due squadre che nelle ultime 7 giornate hanno messo insieme una sola vittoria (quella del Palermo a Lecco). Facile pensare che la palla scotterà e che ci vorranno cuore e personalità per venire a capo del match.
La prima conferenza stampa della storia del nuovo centro sportivo del Palermo si è svolta ieri con Mignani ovviamente protagonista. Nella struttura appena inaugurata il tecnico ha confermato che il maggior lavoro per adesso è sull’autostima e ha glissato sui temi specifici come ad esempio la questione del portiere:
«Ogni giorno di conoscenza reciproca in più serve alla squadra che deve ritrovare certezze. In questo momento abbiamo bisogno di solidità, nella gara con la Sampdoria la fase di non possesso è stata fatta bene concedendo poche occasioni all’avversario. Desplanches o Pigliacelli? Il mio mestiere è valutare tutto quanto riguarda i miei giocatori e mettere in campo la squadra migliore, lo faccio con tutti i ruoli compreso il portiere che pure è un po’ diverso dagli altri. Tanti gol presi da fuori area? Non voglio fossilizzarmi solo sul portiere, se succede dobbiamo ragionare più da squadra. Giochiamo più in verticale? Dobbiamo essere bravi e veloci nel capire la partita, non tutti gli avversari hanno lo stesso modo di opporsi, i nostri attaccanti si sanno muovere nello spazio, dobbiamo saper utilizzare le loro caratteristiche».
Si va verso la conferma di Stulac probabilmente con Gomes a fianco mentre va inventato un esterno destro, e per quel ruolo sono in corsa Buttaro, Segre e Graves: «Quando arriva un allenatore nuovo si azzera tutto, Stulac aveva bisogno di uno stimolo nuovo e diverso. Il Cosenza? Avrà in casa la spinta della sua gente, giocheranno col coltello fra i denti, dobbiamo essere più determinati di loro».