L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport si sofferma sul Palermo e su Le Douaron, lacquis più costoso che non è ancora andato a segno.
Cinque presenze in gare ufficiali, di cui le ultime tre da titolare, ma ancora nessun gol segnato. È troppo presto per esprimere un giudizio definitivo su Le Douaron, ma alcune considerazioni si possono fare. Il 26enne attaccante francese, infatti, va aspettato. Sebbene non abbia ancora brillato o catturato l’attenzione con le sue prestazioni, etichettarlo subito come un acquisto sbagliato sarebbe prematuro. Il suo impatto poco esaltante sulla Serie B italiana potrebbe essere fisiologico: si tratta di un giocatore che deve ancora adattarsi a un contesto nuovo e inserirsi nei meccanismi della squadra. Arrivato a titolo definitivo dal Brest il 30 agosto, Le Douaron ha lasciato per la prima volta la Bretagna e deve ancora ambientarsi.
La giusta chiave. Tuttavia, il campionato non aspetta, e l’allenatore Dionisi avrebbe bisogno di un Le Douaron già pronto. Nonostante il suo potenziale, l’attaccante non ha ancora trovato il modo di incidere. Il costo del suo trasferimento (4 milioni di euro, il più caro della sessione estiva in B) può anche aggiungere una pressione non indifferente, poiché si tratta di un investimento significativo da parte del club.
Voglia di dimostrare. La strada non è semplice, ma Le Douaron ha le capacità per superare gli ostacoli. La sua versatilità in campo è un buon punto di partenza: anche se il suo rendimento come esterno destro “a piede invertito” non è stato all’altezza delle aspettative, nel tridente può giocare anche a sinistra o come attaccante centrale, sia come unico terminale offensivo sia in coppia, come accaduto contro il Napoli in Coppa Italia. Un altro aspetto cruciale è quello mentale: Le Douaron deve essere più incisivo, e lui stesso ne è consapevole. Tuttavia, la sua dedizione e motivazione sono evidenti, le stesse che a 18 anni gli hanno permesso di riprendersi dopo essere stato scartato dal Guingamp, iniziando dai dilettanti e lavorando in un supermercato. Jérémy ha voluto fortemente il Palermo («L’insistenza con cui mi hanno cercato mi ha fatto riflettere. È l’occasione giusta», ha dichiarato in un’intervista a Sofoot.com) e questa determinazione potrebbe aiutarlo a superare questa fase di apprendistato.
Dal campo. Intanto, ieri i rosanero hanno svolto una doppia seduta a Torretta: test atletici al mattino e, nel pomeriggio, esercitazioni sul possesso palla e la fase difensiva, concludendo con una partita a campo ridotto.