“Un cuore palermitano e lo strano destino di un cognome, Accardi, che sembra accompagnare i colori rosanero da quasi trent’anni. Il Palermo di Cremona, costretto ancora una volta all’emergenza in difesa, potrebbe schierare domenica due “picciotti” fatti in casa, prodotti di un vivaio che da anni sforna elementi interessanti, pochi dei quali però sono riusciti ad aff ermarsi con la maglia della loro città. A Fiordilino, per cui è praticamente scontata la conferma sulla corsia sinistra dopo la “moria” di infortunati che l’ha lasciata scoperta, potrebbe stavolta unirsi Andrea Accardi, 22 anni compiuti a luglio, uno che ha fatto tutta la trafi la delle giovanili prima di affacciarsi fi nalmente al sogno di una vita. Tedino non intende toccare la difesa a 3 e la partenza di Cionek riduce ulteriormente i componenti del reparto. Ad oggi sono tre contati, Szyminski, Struna e, appunto, Accardi, anche se c’è una minima speranza di recuperare Bellusci, reduce in ogni caso da un infortunio muscolare con cui c’è da andar cauti. UN NOME, UNA GARANZIA. Dunque, Andrea si scalda. Tedino non si fa problemi né si dice preoccupato. L’ex capitano della Primavera rosa ha già debuttato, due spezzoni di gara delicati a Brescia e Carpi ma il tecnico non ha mai mancato di farlo sentire pienamente partecipe del progetto. Il ragazzo che ha scelto il numero 4 lasciato da Andelkovic, cresciuto col mito di Barzagli e Sergio Ramos, ha la sua maggiore qualità nella capacità di apprendere. Ascolta i consigli e li mette in pratica. Era magrolino, ha aggiunto massa muscolare, calciava quasi solo di destro, si è applicato per migliorare col sinistro. Ha fatto esperienza a Trapani con Cosmi e a Modena con Capuano. Sa soff rire in silenzio. E poi quell’anima rosanero non si discute. La famiglia Accardi vive di pallone da sempre, Andrea è cugino di Pietro, protagonista della promozione del 2004 e primo palermitano dell’era Zamparini a esordire in serie A, oggi ds dell’Empoli; ed il suo procuratore, segno del destino, è Beppe Accardi, stavolta nessuna parentela ma un altro ex che ha vestito la maglia del Palermo (stagione 1989/90) e pure lui sulla fascia sinistra. RINNOVO DEI CONTRATTI. Ma qui il passato si congiunge con il futuro, perché Beppe Accardi segue gli interessi non solo dell’omonimo Andrea ma anche di Fiordilino. E le due promesse hanno il contratto in scadenza a giugno, situazione su cui intervenire subito, una volta capito che possono rivelarsi dei gioiellini. Così proprio ieri c’è stato il primo contatto col Palermo per prolungare l’accordo ed evitare che qualcuno piombi su di loro. Trattativa ben avviata, c’è già un’intesa di massima per prolungare l’accordo di almeno due stagioni e portarlo al 2020. I palermitani a casa loro non hanno mai avuto vita facile, non succedeva da secoli che una squadra con vista sulla A desse fi ducia a ben 3 di loro. Sì perché c’è anche la voglia matta di Nino La Gumina, pronto a spaccare il mondo non appena ne avrà la chance. Cremona doveva essere anche e soprattutto la sua partita, dato che tutti davano per scontata l’assenza di Nestorovski. Invece il bomber macedone ci sarà ma La Gumina non molla di un centimetro. E con Fiordilino ed Accardi ripropone la favola dei picciotti che hanno qualcosa in più da regalare alla corsa del Palermo”. A riportarlo è l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.