L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” parla dell’estremo difensore del Palermo Pelagotti. Un’ora di diretta Instagram tenuta ieri primo pomeriggio da Alberto Pelagotti esclusivamente con i tifosi del Palermo. Se non possiamo abbracciarci al Barbera, facciamolo almeno in maniera virtuale. Ecco il messaggio del portiere rosanero. Che ha voluto così offrire un piccolissimo, ma prezioso contributo per provare a superare lo sconforto e cementare il rapporto con una città che gli è entrata velocemente nel cuore. Già nelle dichiarazioni pubblicate sul sito, Pelagotti aveva sottolineato il valore dei social in questo momento così particolare delle nostre vite: «Da bambino ero curioso di sapere come vivevano i miei idoli fuori dal campo – spiega – dunque oggi mi piace far vedere loro come si svolge la nostra giornata e regalare un po’ di svago». L’iniziativa ha avuto subito grande successo: decine di tifosi si sono collegati con lui dalle proprie case, per un saluto, lo scambio di due chiacchiere e l’immancabile richiesta di fare uno screenshot. L’equivalente del selfie che viene chiesto quando ci si incontra di presenza. L’emergenza costringe a cambiare abitudini. Fra i partecipanti alla diretta con un messaggio anche Daniele Rugani, il difensore della Juve positivo al coronavirus ed ex compagno di Alberto ad Empoli. Pelagotti ha strappato più di un sorriso ai suoi interlocutori, fra i quali tanti ragazzi, raccontando come trascorre il suo tempo: «Riguardo i video della partite disputate finora e cerco di concentrarmi sui piccoli errori commessi soprattutto in fase difensiva. Fortunatamente ho i miei cari a casa, così al mattino aiuto mia moglie Federica nelle faccende domestiche e gioco coi miei bambini Nicole e Liam, cui va aggiunto Apple, un cane che è come fosse il mio terzo figlio». Ma c’è il tempo anche per l’allenamento casalingo: «Due-tre ore di lavoro seguendo il programma elaborato dal nostro preparatore atletico. Non ci sentiamo in ferie neppure se relegati in casa, teniamo contatti giornalieri con dirigenti, tecnici e compagni di squadra. Restiamo tutti sul pezzo». Pelagotti prova a far valere la sua esperienza nei rapporti telefonici coi ragazzi più giovani: «Io ho trascorso molto tempo con loro prima che mia moglie mi raggiungesse in città, ho creato un rapporto meraviglioso e mi rende orgoglioso essere per questi ragazzi un punto di riferimento. Assicuro che non solo hanno ottime qualità tecniche ma sono davvero puliti e maturi fuori campo. Il futuro? Per ora si possono fare solo pensieri a breve termine, l’obiettivo principale per tutti è tornare presto alla vita normale di ciascuno di noi. Noi ci faremo comunque trovare pronti». Ma anche l’ultima frase è relativa all’emergenza che stiamo vivendo: «“E’ qualcosa di planetario che va affrontato con calma e grande responsabilità. Dedico un pensiero alle famiglie delle vittime e anche a medici e infermieri in prima linea che ogni giorno salvano vite. Eroi invisibili».