“Per dare stabilità ed equilibrio alla barca rosanero, sballottata dalle acque agitate della zona retrocessione, il bagaglio di conoscenze di un marinaio esperto può essere una risorsa molto utile. In un equipaggio composto da diversi membri alle prime armi, Alessandro Gazzi può fare la differenza nella gestione di un momento delicato come questo. Lui sa cosa serve per orientare la prua verso la direzione giusta: «Non dobbiamo focalizzare l’attenzione sull’Empoli – ha sottolineato il trentaquattrenne centrocampista rosanero – ci restano nove partite e dovremo dare il massimo in ognuna di queste gare, a partire dalla sfida contro il Cagliari. L’obiettivo immediato, peraltro, è l’allenamento quotidiano. Solo lavorando ogni giorno con intensità potremo renderci conto di ciò che è necessario per mettere in difficoltà gli avversari». Per la seconda volta di fila i rosa scenderanno in campo sapendo il risultato dell’Empoli quartultimo: «E’ un aspetto che non mi condiziona, a me interessa solo rimanere concentrato sul campo e questo vale anche in merito a ciò che avviene all’esterno sul fronte societario».
Idee chiare espresse da un giocatore navigato costretto, tuttavia, a confrontarsi con una realtà inedita: «In passato non ho vissuto situazioni del genere ma le difficoltà di questa stagione vanno inserite in un contesto più ampio: la classifica di A dice che ci sono 5-6 squadre che lottano per le prime posizioni e 3-4 che, numeri alla mano, sono nettamente inferiori alle altre». E tra queste formazioni pericolanti c’è anche il Palermo chiamato ad invertire il trend al “Barbera” per alimentare le speranze di salvezza: «Siamo in un punto della stagione in cui l’importanza del fattore casalingo ha un valore relativo. Piano piano, e non intendo ovviamente tra due anni ma in tempi brevi, dobbiamo provare a fare punti sia in casa che fuori. Il Cagliari – ha aggiunto – ha disputato finora un’ottima stagione. E’ una squadra con qualità in fase offensiva ma subisce molti gol e noi dovremo cercare di sfruttare questa debolezza». Uno stadio pieno può essere un prezioso alleato: «In occasione di Italia-Albania il ‘Barbera’ è stato fantastico. Finora non c’è stata grande affluenza in campionato. Prezzi ridotti? La squadra avrebbe bisogno di qualche spettatore in più e mi auguro che ci sia una bella risposta della gente alla chiamata della società». Con il pallone in movimento non è ancora tempo di bilanci: «Sono venuto qui sapendo che sarebbe stata una stagione difficile – ha ammesso Gazzi che in questo campionato finora ha collezionato 21 presenze di cui 18 da titolare – ho dei limiti ma ce la sto mettendo tutta per dare il mio contributo. Se resterò anche in caso di retrocessione? Non mi sono posto il problema, vedremo a giugno cosa succederà»”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.