Corriere dello Sport: “Il duello: Palermo a Torino sfida tra bomber. Nestorovski avrà di fronte l’ex Belotti (29 gol in due)”

“Ecce bomber, allora. Per due. Nel segno del trenta e del nove i numeri di maglia di Nestorovski e Belotti, giganti di Palermo e Torino, nazionali contro, ventinove gol insieme in questa sola stagione, una valanga nel loro passato, più recente quello di Andrea che affronta il Palermo con il ruolo e la convinzione del protagonista, con la fascia di capitano e da ex che non ha mai fatto gol al suo passato, cioè al Palermo. Belotti, ceduto a sorpresa, nell’estate del 2015, senza che Iachini ne sapesse nulla, uno dei primi passi del progetto di ridimensionamento. Da saltare in aria e imprecare pensando a quanto (solo 7,5 milioni di euro) Zamparini l’aveva venduto, all’errore commesso, a quel che poteva essere e non è stato sul piano delle plus valenze e del futuro. Oggi, la quotazione del Gallo arriva ai cento milioni! LA SFIDA DEL GOL. In Torino-Palermo, finisce l’era del “falso nueve” e tornano di moda i centravanti dalle prodezze a grappoli, doppiette e triplette, traguardi che ballano sulle punte, sia pure con caratteristiche diverse. Più disponibile alla manovra Belotti, già leader Nestorovski, entrambi feroci sotto rete. E’ la sfida della vita per il Palermo, altro appuntamento ultimativo, ma anche il derby del cuore e di casa Belotti considerato che la futura moglie di Andrea, Giorgia Duro, è palermitana, tifosa del Palermo e arriva da una intensa storia televisiva come presentatrice legata ai colori rosanero. Un amore sbocciato a Mondello e negli studi televisivi che fra poco si completerà con il matrimonio a Palermo. Il gol più emozionante previsto per giugno come la nascita del maschietto che per i coniugi Martina e Ilija Nestorovski rappresenta il culmine della loro vita familiare. Destini incrociati tra il capocannoniere del campionato, che potrebbe dare il colpo definitivo al “suo” Palermo, e l’attaccante che vuole salvarlo (dieci dei quindici punti conquistati sono suoi). RESURREZIONE. Che Nestorovski ci tenga è fuor di dubbio. Per un paio di motivi. Intanto, parliamo di un lottatore nato. Contro la Samp ha preso una botta alla schiena, ha chiesto la sostituzione e invece dopo qualche minuto era nuovamente in campo più pimpante di prima. Giovedì scorso, colpito al polpaccio, è uscito dolorante. Tutti in allarme. Meno lui, ieri regolarmente in gruppo. Quando in conferenza stampa hanno chiesto a Lopez le condizioni dell’attaccante, il tecnico è sembrato sorpreso. Dubbi non ne aveva avuti. «Nestorovski sta bene – ha risposto quasi sorpreso – è solo un affaticamento. Si è allenato con la squadra e non vedo problemi». ORA O MAI PIU’. Se Belotti, 23 anni, ha bruciato le tappe ed ora sembra pronto per una grandissima avventura e per guidare l’Italia nei prossimi anni, Nestorovski, più anziano, 27 il prossimo 12 marzo, non ha tempo da perdere. Questa è la stagione della sua consacrazione. Prendere o lasciare. Tutti lo cercano, tutti lo vogliono. Da decidere solo la destinazione. E con un Palermo stella cadente del campionato è facile prevedere che venga ceduto. A meno che la nuova proprietà non decida di ripartire da un allungamento di contratto, da un nuovo capitano, Ilija appunto, e dalle su prodezze. Non dimentichiamo che Nestorovski si è fatto le ossa proprio nella B croata, una macchina travolgente impostasi anche nel campionato maggiore. Cifre impressionanti, sbalorditiva media gol in carriera, a tratti come Belotti che ha il vantaggio di una squadra più attrezzata, fatte le debite proporzioni tra i due mondi calcistici. Paradossalmente, Nestorovski (ma anche Belotti) più segna più si allontana da Palermo, considerato anche il vantaggio di un cartellino costato ai rosa solo cinquecentomila euro. Tutto rimandato dunque a giugno, il mese dei grandi appuntamenti e delle decisioni fatali. Con un Palermo a stelle strisce che potrebbe improvvisamente decidere di tenere la “gallina dalle uova d’oro”. Intanto però, bisogna stare attenti al Gallo che ha deciso di non fermarsi, di puntare più in alto e di guardare oltre i 100 milioni della sua valutazione. Cinque, sei, sette volte in più di quanto aveva chiesto Zamparini a De Laurentiis per il macedone. Un rapporto che potrebbe cambiare a seconda dei risultati e dei gol di questo finale di stagione. A cominciare da Torino”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.