Corriere dello Sport: “Il Day one di Baccaglini: «Qui al Palermo per farlo grande. Io troppo giovane? A Silicon Valley sarei già vecchio. Vorrei essere giudicato per quanto darò alla società»”
“Day one. Il primo giorno del Palermo italo americano, che chiede fiducia per proporre un progetto innovativo, del quale ad oggi non si comprendono con esattezza i termini finanziari ma che al momento ha la faccia spendibile e brillante di Paul Baccaglini. Che in una conferenza fiume, conclusa sbottonandosi la camicia e mostrando lo stemma del Palermo tatuato sul petto e realizzato la notte prima per uno scherzo delle sue vecchie Iene, si prende la scena dimostrando di dominare le regole dello spettacolo. Paul sprizza ottimismo e simpatia, ma è il primo a sapere che verrà giudicato dalla concretezza dell’operazione che vuole portare a termine. Per adesso siamo ancora a metà strada: si attende la verifica di fine aprile per confermare che una nuova società acquisirà il 100% delle quote del club. Un paese per giovani. Baccaglini batte subito sul tasto più “fashion” dell’intera operazione. La sua età: «Spero di chiarire ogni aspetto per permettere poi di enfatizzare il lavoro che contiamo di fare – ha spiegato il 33enne neo presidente – si dice che l’Italia non sia un paese per giovani, io voglio smentirlo. Ringrazio Zamparini, uno dei pochi italiani che ha creduto in un giovane mandando un messaggio preciso. Qui ci sono teste fra le più belle al mondo, progetti meravigliosi che spesso faticano a trovare esposizione. A Silicon Valley sarei già vecchio, ho una grande energia e positività, forse quella che manca in certi ambienti legati ad una classe dirigente che non è disposta a cedere il testimone». E i dubbi sul fondo Integritas Capital che lui rappresenta? «La parola fondo è una definizione semplificata per parlare di servizi finanziari. L’operazione si articola su molti fronti, il cambio al vertice non seguirà prassi comuni. Il prezzo pagato, la caparra, io presidente prima di mettere davvero i soldi? Tutti questi dettagli sono confidenziali e fanno parte dell’accordo raggiunto fra me e Zamparini. La due diligence l’ha fatta lui e ci ha dato fiducia». Paul non fa i nomi di suoi partner finanziari nell’operazione e questo aumenta il lato ancora nebbioso della vicenda. «L’azionista di riferimento della società che rileverà il Palermo sarò io».
Rispetto da conquistare. «Vogliamo parlare di idee più che di cifre per non proiettare aspettative sbagliate. Stadio e centro sportivo sono la chiave di tutto, pensate alla visibilità che una infrastruttura del genere può dare a Palermo. Difficoltà burocratiche per gli impianti? Fatico a credere che le istituzioni possano ostacolare un progetto che valorizza il territorio. Il nostro operato non può essere giudicato ora, siamo al day one. Lo sviluppo passa per tappe, non mi aspetto subito fiducia e amore dei tifosi, sono cose che si conquistano con la forza dei risultati e la coerenza di un programma. Parlando con Zamparini ho capito che dietro al Palermo batte un cuore articolato, c’è una visione affascinante e bellissimi progetti sulle strutture, che riproporremo secondo le norme (domani l’incontro col sindaco Orlando, previsti anche contatti con la Regione e l’Università, ndc.). Guada
gnerò il rispetto di questa città meravigliosa». La squadra. Baccaglini, accompagnato da Zamparini, nel pomeriggio ha incontrato Lopez e la squadra. Ed ha subito confermato l’allenatore. «Non ci saranno cambi tecnici da qui a fine stagione, questo lo posso dire. La salvezza? E’ alla nostra portata, abbiamo una calendario non proibitivo, dobbiamo stringerci e credere in una mentalità vincente. Ma il futuro del Palermo è un progetto globale sul quale la retrocessione non influirebbe. Giudicateci dalle cose che faremo e dalla solidità dell’organico che costruiremo, sia in A, come speriamo, che eventualmente in B per risalire subito. Modello di gestione? Vorrei portare una mentalità americana, adattando alcuni esempi anglosassoni: più azienda e meno amatorialità. La squadra ha molti elementi già validi, ci saranno degli aggiustamenti estivi, avrò come consulenti Zamparini ed altre persone che faranno parte del progetto. Management sportivo e amministratore delegato? Abbiamo individuato dei profili, saranno noti al tempo opportuno. Quando il Palermo giocherà in casa, io sarò tutta la settimana qui, in trasferta andrò il sabato. Vedrò le partite, voglio essere presente in prima persona, inclusione dovrà essere una parola chiave della nuova gestione. I risultati saranno la naturale conseguenza di un progetto ben centrato. Siamo qui per raggiungere il massimo degli obiettivi. Why not?»”. Questo quanto scritto da “Il Corriere dello Sport”.