L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Chelsea e sulla questione Lukaku.
Romelu Lukaku si è allenato regolarmente al complesso sportivo del Chelsea a Cobham ieri, intrattenendosi privatamente anche con Thomas Tuchel, tecnico dei Blues, e alcuni rappresentanti del club. Oggi, nella conferenza stampa alla viglia della semifinale di Coppa di Lega tra Chelsea e Tottenham dovremmo saperne di più. L’impressione però è che il club non voglia protrarre la vicenda più a lungo del necessario.
Lukaku ha rilasciato un’intervista non-autorizzata, il club non ha gradito (soprattutto la tempistica), Tuchel ha preferito escluderlo domenica contro il Liverpool e affrontare l’argomento dopo la gara. E così è stato. Questa l’intenzione del club, in base a ciò raccolto ieri. Niente frattura, niente scontro, men che mai cessioni – definitive o in prestito – a gennaio. Si riparte assieme.
Frasi di circostanza? Casomai di necessità. Perché il Chelsea, dopo i pesanti investimenti nelle ultime sessioni di mercato, in qualche modo vuole rientrare o comunque valorizzare gli investimenti. Le cifre per la stagione 2020-21, del resto, sono impietose: 145 milioni di sterline di perdite, circa 175 milioni di euro. Sostituire Lukaku dopo appena sei mesi (o anche in estate) sarebbe innanzitutto costosissimo.