Corriere dello Sport: “Il Catania ha trovato un giorno Di Grazia. Il baby rossazzurro firma le tre reti nel derby che rimanda a casa un Messina troppo opaco”

“Per “Di Grazia” ricevuta. Il Catania, trascinato dal baby che a inizio di stagione doveva finire ad Agrigento nell’ambito dell’affare Zibert, torna alla vittoria dopo quasi un mese e mezzo di digiuno, fa suo il derby col Messina e puntella la panchina di Pino Rigoli, che dopo sette giornate di campionato segnate da una vittoria cinque pareggi e una sconfitta interna, aveva preso a scricchiolare. Non è tutto oro quel che luccica, sia chiaro, ma dopo tante difficoltà, dopo tanti mugugni, era necessario che la formazione rossazzurra piazzasse un colpo da tre punti. Ancor di più in questo derby, onorato da una buona rappresentanza di supporter messinesi (uno di loro è stato denunciato perché trovato in possesso di una bomba carta). Con ordine, a cominciare dalle formazioni. Rigoli recupera tutti gli uomini ad eccezion di Fornito: Parisi viene preferito a Nava sull’out di destra, si punta sulla gamba di Djordjevic sull’out di sinistra, mentre, confermato il centrocampo, in attacco arriva la mezza sorpresa: Paolucci in panchina e Calil centravanti, affiancato da Di Grazia e Barisic. Sull’altra sponda, Marra è alle prese con tanti guai: Milinkovic e Ionut out, Foresta è alle prese con noie muscolari. Rea va in panchina per questioni di spogliatoio, mentre Maccarrone finisce fuori a vantaggio della pessima coppia Palumbo (al rientro titolare dopo quasi un mese e mezzo) e Bruno. Nel ballottaggio fra le mezzala, Ricozzi resta fuori e in campo vanno un pessimo Capua e un altalenante Lazar. Queste ultime scelte sono quelle in cui forse Marra ha toppato. La cronaca. Pronti, via e il Messina, probabilmente sbagliando, dà la sensazione di volersela giocare. Al Catania si aprono degli spazi e così, dopo un guizzo della coppia Di Grazia-Calil neutralizzato da Berardi, al 13′ i rossazzurri passano: Djordjevic sfonda sull’out, la palla finisce fra i piedi di Di Grazia che, agevolato dalle statue della difesa giallorossa sblocca il risultato. Il Messina accusa il colpo e già al 17′ rischia di capitolare su contropiede di Barisic innescato da Di Grazia: lo sloveno manda alto un improbabile scavetto a tu per tu con Berardi e l’errore rischia di essere subito punito: Pozzebon timbra la traversa con una conclusione al fulmicotone. Dopo un grve errore in fase di disimpegno, Palumbo si riscatta sugli sviluppi di un calcio di punizione dell’ex Musacci: palla che sfiora la traversa. Glii etnei nel finale di parziale, raddoppiano: Palumbo e Bruno lasciano giocare Di Grazia dentro l’area e la rapidità del ragazzo vale il raddoppio. Ma la strada non si fa in discesa, perché Pozzebon approfitta dell’altra dormita di Gil e Bergamelli e fa 2-1. La ripresa vede il Messina giocare e il Catania ripartire in contropiede: i rossazzurri rischiano su una girata di Pozzebon (19′) e su un’iniziativa di Lazar che Pisseri smanaccia in angolo (26′), dall’altra parte Berardi disinnesca Russotto (21′) e trema su una mischia in area con palla che non sembra entrare al 30′. Il Messina è comunque vivo e ci prova. Ciò fin quando è Lazar a lanciare a rete Di Grazia al 36′. La partita si chiude così e il salvataggio miracoloso di Pisseri su Pozzebon serve solo a mantenere pesante il passivo giallorosso”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.