Corriere dello Sport: “Il Bari resiste in nove uomini. Il Palermo non passa”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul pareggio del Palermo contro il Bari alla prima di campionato.
Una classica tra due autentiche capitali del Sud, non solo calcisticamente, ha riaperto la 92ª edizione del campionato di Serie B nello stesso luogo e modi in cui col cuore in gola s’era chiusa la scorsa stagione. Questa volta all’Astronave non sono presenti i 60 mila tifosi dell’11 giugno, ma 68 giorni dopo la clamorosa promozione strappata dal Cagliari di Ranieri al Bari con un gol di Pavoletti al 94′, lo scenario è comunque da grande evento. Galletti rivoluzionati e in cerca della migliore condizione, ma ancora con una precisa identità alla Mignani, rosanero corroborati da una campagna acquisti che ha messo in organico fisicità e qualità, ma riproposto incertezze che alla fine negano la vittoria nonostante il doppio uomo in più.
Gli esordi in Coppa Italia hanno fornito indicazioni differenti ai due tecnici, nonostante l’eliminazione contro Parma e Cagliari. L’undici pugliese è in divenire, con Brenno, Diaw ed Edjouma arrivati solo in settimana. Più tempestiva la campagna acquisti dei siciliani che hanno sistemato la rosa con l’innesto di elementi di categoria come Lucioni, Ceccaroni, Mancosu, Insigne, e giovani talenti come Vasic e Desplanches, nel tentativo di correggere limiti che avevano spinto Corini al limite del perimetro playoff, non riuscendo ad andare oltre. Stavolta si punta alla A. Ma vincere è difficile per chiunque e mai scontato. Ciò che non cambia è l’introduzione da show alla prima uscita col format del patron Luigi De Laurentiis composto da giochi di luci e ombre (con replay obbligato per un blackout) e il presidente di Lega Mauro Balata a sottolineare che «finalmente si gioca dopo i contenziosi».
LA GARA. Subito frizzante la contesa con le due squadre quasi a specchio. Al 1′ Pigliacelli si immola su Nasti innescato da Sibilli. Poi Brenno balbetta sulla conclusione di Vasic con la palla che gli scivola tra le mani e finisce sul palo. Il Palermo costruisce dal basso per scoprire Mignani. Ma il Bari quando riparte può far male. Ancora con Nasti all’8′ dopo una combinazione Dorval-Sibilli che al 12′ fallisce un gol fatto sull’assist di Diaw (out al 14′). Un minuto dopo l’occasione della vita è per Ceccaroni: bravo Brenno a chiudergli lo specchio. Quando Sibilli s’accende, il Palermo non trova contromisure adeguate nonostante Lucioni sempiterno leader in difesa.
Ma il match resta inchiodato anche perché Brunori è precipitoso e Maita non capitalizza al 42′ sempre su assist dell’ex pisano. Ai punti più Bari. Ma senza gol non vinci. E allora serve l’episodio che spacca. L’espulsione di Maita al 5’st per un fallo su Vasic emerso al Var sembra averne le caratteristiche. E’ di Ricci l’opportunità per portare avanti i Galletti. Invece, Di Mariano si mangia le mani quando spara sopra la traversa al 23′ il rigore assegnato al Var per una trattenuta di Di Cesare (espulso) su Brunori. Con due uomini in più Corini tenta l’assedio, ma Brenno para tutto. Brunori all’ultima mischia la mette dentro al 99º minuto: però Maresca, ancora al Var, annulla per un ginocchio in fuorigioco dell’attaccante. Giusto così.