L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sulla decisione presa dal Barcellona. I primi a conoscere cosa abbiano effettivamente stabilito unilateralmente il presidente Bartomeu e i suoi più stretti collaboratori, sono stati i ragazzi della cantera – il provvedimento riguarda in particolare Barça B e Juvenil A e B – che non possono far altro che prendere atto di un taglio secco del 30% dello stipendio. La misura, tra l’altro, viene applicata retroattivamente, ovvero si prenderà come data d’inizio della riduzione forzata della retribuzione il 14 di marzo, giorno in cui il premier Pedro Sanchez ha decretato lo stato d’allerta, mentre terminerà quando le autorità permetteranno la ripresa delle attività e,
per i giovani calciatori, sarà possibile tornare ad allenarsi. L’onere della comunicazione ufficiale è ricaduto sulle spalle di Patrick Kluivert, Jordi Roura e Aurelli Altamira, i massimi responsabili delle giovanili del club, che a loro volta si sono visti ridurre addirittura della metà i rispettivi stipendi. Nel caso dei calciatori il colpo è piuttosto duro. Per parecchi di loro, infatti, si parte da un salario annuale sulla linea dei 45mila euro lordi. E adesso tutti attendono cosa potrà accadere con le sezioni professionistiche. Il Barça sembrerebbe orientato ad applicare su questi atleti una decurtazione del 70%, che pare ormai stata stabilita per tutte le discipline, ad eccezione della agguerritissima squadra di basket – i più tosti nelle negoziazioni – e per quella di calcio, con cui si vuol trovare, per ovvie ragioni, un minimo di consenso. In realtà, Messi e gli altri capitani si erano detti disposti a venire incontro alla società, ma non hanno trovato l’appoggio unanime da parte dei compagni. Nell’ultimo bilancio presentato all’assemblea dei soci, il Barça stimava in un miliardo abbondante il totale delle uscite del club. 507 milioni, in particolare, riguardavano il salario complessivo degli atleti, che nel caso della prima squadra superava i 390 milioni. Se Messi e compagni non trovano chi li superi tra i colleghi, in quanto a monte salari nell’intero pianeta, bisogna anche segnalare che la prima squadra blaugrana garantisce alla società entrate pari a 668 milioni: 108,094 milioni solo dalle competizioni, 262,004 dai diritti tv, altri 255,350 dalle pubblicità e 42,884 tra abbonamenti al Camp Nou e biglietti singoli. Si tratta del 76% delle entrate totali. Di qui la necessità da parte del club di trovare comunque un’intesa con i calciatori.