Corriere dello Sport: “I tre moschettieri. Nel Palermo si parlerà polacco: si punta ancora a Dawidowicz accanto ai due elementi riconfermati Murawski e Szyminski”

“Ricomincia da tre. Il jolly, il condottiero, il soldato. Il Palermo due di Tedino parla polacco. Più di prima. Riprese le trattative per Dawidowicz, scontate le riconferme di Murawski e Szyminski si delinea, almeno in parte, la spina dorsale di una squadra che intanto, come primo punto nelle strategie rosanero, ricomincerà senza i suoi pezzi migliori. Il progetto infatti è quello di portare a casa subito dai venticinque ai trenta milioni. Per costruire una formazione in grado di lottare per la A e per continuare in un virtuoso percorso amministrativo. Con tutti i big in partenza, per fare cassa o per stipendi troppi alti per la B, Tedino promuove la classe operaia. Unica eccezione all’esodo di massa, il tentativo di trovare un accordo con Rajkovic, che non è polacco e prende una barca di soldi, al quale la società vorrebbe offrire la possibilità delle stesse cifre (altri 650 mila euro a stagione ancora per due stagioni) spalmate in più anni. Dopo i sudamericani e gli slavi ecco dunque i polacchi che, avendo maturato un anno di esperienza, non faranno fatica a ritrovarsi. IL JOLLY. Il caso complicato è quello di Dawidowicz. Con le dimissioni di Nawalka e il probabile arrivo di un tecnico italiano si azzera tutto. Questione di rinnovamento. Boniek ha dato precise indicazioni. I “palermitani” sono stati monitorati a lungo. Se Dawidowicz è l’unico ad avere partecipato al ritiro premondiale, dopo il disastro russo per ovvii motivi gradirebbe la A. In ogni caso, i tre faranno parte del nuovo corso della nazionale. Il Palermo come la Polonia riparte dalle ceneri. Dawidowicz in rosa aveva uno stipendio medio basso, ma un riscatto alto, tre milioni, diritto che la società non ha esercitato. La notizia clamorosa l’ha data Zamparini. La trattativa potrebbe riaprirsi sulla base di un nuovo prestito con riscatto e contro riscatto fissati. Anche perché il ragazzo arriva da alcuni guai fisici e il Palermo non vuole rischiare. Per Tedino, è il giocatore ideale, adatto alla sua filosofia calcistica. Il sostituto di Jajalo. Come a Bari, con Pawel, migliore prestazione stagionale e netta vittoria, in cattedra nel ruolo di regista. A Tedino, il jolly piace anche per duttilità e fisico possente. Il tecnico l’ha sempre dipinto così: «Non è rapido, ma una volta in possesso di palla è veloce con la testa e ci mette un secondo a capire gli sviluppi dell’azione». IL CONDOTTIERO E IL SOLDATO. Tedino ha vinto largamente la scommessa su Murawski che, disponibile e umile, può esprimersi in ogni zona del campo e rappresenta la sua idea di calcio totale. «A destra da numero due per arrivare fino all’undici, un giocatore forte e moderno», la battuta del tecnico. Ricordate? Szyminski invece si presenta da solo. «Potrei dire che sono un guerriero come Murawski, mi piace pensare di essere un soldato che impara per diventare generale». Cioè dove lo metti suona e Tedino l’ha capito subito. Lui i giocatori li vuole universali”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.